Bolla di indizione del Giubileo ordinario dell’anno 2025 e omelia nell’Ascensione del Signore di Papa Francesco.

10 Maggio 2024
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La speranza non delude: si intitola così, in latino Spes non confundit, la bolla con cui Papa Francesco ha indetto il Giubileo ordinario dell’anno 2025. Presentato ieri prima della messa nell’Ascensione del Signore nella basilica di San Pietro, la lettera, ai cui lettori il pontefice augura che la speranza ricolmi il cuore, chiede ai fedeli di farsi condurre da queste parole che l’apostolo Paolo scrive ai cristiani di Roma (Rm 5,5).

«Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni».

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Nell’omelia, il Papa ricorda qual è il fondamento della nostra speranza: «Cristo asceso al Cielo porta nel cuore di Dio la nostra umanità carica di attese e di domande». Quella di Gesù non è quindi una separazione da noi, ma il compimento della sua missione: egli è disceso fino a noi per farci salire fino al Padre, sconfiggendo la morte perché potessimo ricevere la vita per sempre. Non si tratta di semplice ottimismo o di un’effimera aspettativa terrena, afferma Francesco, è una realtà già compiuta in Cristo e donata a noi ogni giorno sino a quando saremo una cosa sola nell’abbraccio dell’amore del Signore.

«La speranza cristiana sostiene il cammino della nostra vita anche quando si presenta tortuoso e faticoso; apre davanti a noi strade di futuro quando la rassegnazione e il pessimismo vorrebbero tenerci prigionieri; ci fa vedere il bene possibile quando il male sembra prevalere; la speranza cristiana ci infonde serenità quando il cuore è appesantito dal fallimento e dal peccato; ci fa sognare una nuova umanità e ci rende coraggiosi nel costruire un mondo fraterno e pacifico, quando sembra che non valga la pena di impegnarsi».

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