P. Contran Gaetano Nazzareno

P. Neno (Gaetano Nazzareno) ci ha lasciato giovedì’ 23 marzo 2023: la data dei 90 anni non era lontana, essendo nato il 26 agosto 1933 a Piove di Sacco. 

Al momento della notizia della sua morte il primo pensiero è andato ai due fratelli sacerdoti, don Alfredo, direttore per 28 anni della Difesa del popolo, scomparso il 20 ottobre 2007, a 82 anni e a p. Sergio mancato sei anni fa il 25 marzo 2017, dopo 57 anni di vita missionaria, spesa soprattutto negli Stati Uniti. Faranno Pasqua insieme in paradiso.

Inizia la sua formazione come comboniano nel noviziato di Gozzano nel 1949,  fa la sua prima professione religiosa il 9 settembre 1951 e quella perpetua il 9 settembre 1957 ed è ordinato sacerdote il 31 maggio 1958, dopo gli studi di teologia in parte in Spagna e in parte a Venegono Superiore (Varese).

Per il suo carattere gioioso, il suo stile di approccio alle persone è la persona più adatta per vivere in mezzo ai giovani e li entusiasma infatti con la sua presenza, le sue parole, e li apre alla missione e ad uno stile di vita impegnato per gli altri. In questi primi anni di apostolato missionario, ottiene un Licenza in teologia,  studia missiologia, sociologia e ottiene un diploma in scienza politiche e in giornalismo. Scrivere sarà la grande passione della sua vita e un servizio stupendo e efficace fatto all’annuncio del Vangelo e all’Africa. 

Intelligente, con uno sguardo sempre positivo, gentile, attento alle persone e alle situazioni, che capiva perfettamente e sapeva come intervenire, soprattutto per creare serenità, anche quando invitava a cambiare e far meglio.

Due i suoi grandi impegni come comboniano: Direttore di riviste missionarie, giornalista e scrittore e, secondo, superiore e coordinatore di attività missionarie. In Italia, Spagna e in diversi paesi d’Africa: Togo, Kenya, Congo. 

Missionario in Africa.

Nel 1970 parte una prima volta per la missione in Togo dove viene scelto come responsabile del gruppo comboniano. Subito si appassiona alla cultura del popolo e al mondo della religione vudù, che racconta attraverso raccolte di proverbi locali, e articoli e divulgazione di foto, scattate da vero professionista. 

Ritorna in Togo da superiore provinciale per altri sei anni. Per tutti è la persona amica che sdrammatizza, incoraggia e crea serenità.

Dal 1994 al 1997 è a Nairobi nella redazione di New People, la rivista comboniana del Kenya.

La decisone di iniziare una nuova rivista comboniana per i paesi francofoni, lo porta a Kinshasa, dove fonda Afriquespoir e la dirige per 12 anni. Questa rivista nasce in un paese in piena guerra, e subito conquista tutti, ha una grande diffusione  e i comboniani, in Congo, ormai saranno chiamati i missionari di Afriquespoir (Africa speranza).

P. Neno ha annunciato il Vangelo della gioia: era solito terminare tutte le sue prediche, omelie, con dei racconti e battute pieni di buonumore, che portavano tutti al sorriso. Dove c’era p. Neno c’era il sorriso e la gioia.

Giornalista, scrittore, direttore di riviste missionarie.

P. Neno è stato un grande comunicatore, con uno stile di scrittura chiaro e molto efficace. Ha raccontato la gente dell’Africa, la loro dignità, la loro umanità e spesso, la loro vita eroica, fino al dono completo della loro vita nel martiro, per la pace, la libertà, il rispetto dei diritti.

Ha diretto la rivista Nigrizia, mensile dell’Africa e del mondo nero, edito dai missionari comboniani. A Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, ha fondato e diretto Afriquespoir, rivista trimestrale per i paesi africani francofoni, che racconta di una Chiesa d’Africa aperta al mondo.

Ha scritto articoli per Mundo Negro, la rivista comboniana della Spagna e per New People, la rivista comboniana del Kenya.

P. Neno ha pubblicato numerosi libri, sempre con un’unica finalità: dare testimonianza di vita vissuta e donata nella semplicità e nella quotidianità.  

  • Que leurs vies soient racontées (Che le loro vite siano raccontate, storie di laici africani martiri);
  • Cibles (Cosa aspettate a uccidere quel prete, storia di 235 preti africani uccisi); 
  • Les gens vous attendent (La gente vi aspetta. Comboniani in Togo, Ghana, Benin);
  • Les Saints d’Afrique (I santi africani). Questo libro suscita un grande interesse nella gente che pensava che i santi fossero quasi esclusivamente europei.
  • Le monde dans ma poche. Una specie di atlante storico geografico, politico sociale, continuamente aggiornato.
  • Les mots de ma foi. Una piccola antologia, dizionario che spiega le parole della fede e della religione.
  • Indimenticabili inoltre sono le sue raccolte di battute umoristiche pubblicate in una decina di agili libretti: Rions un peu. 
  • Scrive anche un agile biografia di Daniele Comboni e Il sogno di Alfredo, fratello comboniano Alfredo Fiorini, medico e martire, ucciso nel 1992, a 37 anni, in Mozambico.  
  • Un piccolo libro di p. Neno, Una strada che potrebbe essere la tua, che ripercorre la vicenda umana e missionaria di Daniele Comboni, fa nascere in chi lo legge, un affetto, una empatia con Comboni che spenge a seguirlo e a fare come lui: tanti giovani, soprattutto africani, sono oggi missionari comboniani per aver letto quel libro e lo dicono apertamente. 

Superiore e segretario generale.

Per la sua intelligenza e le sue capacità, a p. Neno è stato chiesto anche un servizio all’interno della congregazione comboniana che sicuramene non desiderava, ma che ha svolto con competenza, saggezza e anche con tanto sano umorismo.

Spesso è stato superiore di comunità, in Kenya e in Congo, ma soprattutto è stato per due volte superiore di delegazione e provinciale in Togo. Si racconta che, partecipando ad un Capitolo generale, con molta convinzione era stato fatto il suo nome per essere eletto superiore generale della Congregazione  e che lui avrebbe risposto: “con la responsabilità che ho della piccola provincia comboniana del Togo, già non riesco a dormire, cosa mi succederebbe se fossi eletto padre generale…”

Per nove lunghi anni fu anche segretario generale delle attività di animazione missionaria dei comboniani, in tutto il mondo.

Dal 2020 era nella comunità di confratelli anziani e ammalati a Castel d’Azzano, Verona.

Anche se segnato dalle fatiche e dalla malattia, mai ha perso la sua vivacità intellettuale e comunicativa. Continuava a coltivare dei progetti ormai impossibili a realizzare. Ancora voleva essere presente nella sua Piove di Sacco che tanto amava di un amore fortemente ricambiato.

All’inizio del mese di marzo 2023, la sua situazione sanitaria precipita e dopo un momento in cui sembrava riprendersi, ci lascia.

La sua morte suscita una grande emozione in tantissime persone e in varie nazioni del mondo. In tanti gli siamo riconoscenti e con il detto africano lo salutiamo: P. Neno, che la terra ti si leggera!

p. Gaetano Montresor