Vi propongo una forma di Via Crucis con delle scene della guerra in Ucraina, delle citazioni dell’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco e delle preghiere per la pace. Una invito per implorare dal Dio della Vita il dono della pace per questo popolo martoriato.
Testo PDF:

Preghiera iniziale
Preghiera di Giovanni Paolo II
In quest’ora
di inaudita violenza
e di inutili stragi,
accogli, Padre,
l’implorazione che sale a te
da tutta la Chiesa,
orante con Maria, Regina della pace:
effondi sui governanti
di tutte le nazioni
lo Spirito dell’unità e della concordia,
dell’amore e della pace,
perché giunga presto
a tutti i confini
l’atteso annuncio:
è finita la guerra!
E, ridotto al silenzio il fragore delle armi,
risuonino in tutta la terra
canti di fraternità e di pace.

1. Sogni che vanno in frantumi
Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione….
Ma la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro. Si accendono conflitti anacronistici che si ritenevano superati, risorgono nazionalismi chiusi, esasperati, risentiti e aggressivi. In vari Paesi un’idea dell’unità del popolo e della nazione, impregnata di diverse ideologie, crea nuove forme di egoismo e di perdita del senso sociale mascherate da una presunta difesa degli interessi nazionali. E questo ci ricorda che «ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. È il cammino. Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre; vanno conquistati ogni giorno. (FT 10-11)
Signore
dammi il tormento della pace,
la certezza che la pace è possibile,
il coraggio di volere la pace.

2. Si nega ad altri il diritto di esistere e di pensare
Oggi in molti Paesi si utilizza il meccanismo politico di esasperare, esacerbare e polarizzare. Con varie modalità si nega ad altri il diritto di esistere e di pensare, e a tale scopo si ricorre alla strategia di ridicolizzarli, di insinuare sospetti su di loro, di accerchiarli. Non si accoglie la loro parte di verità, i loro valori, e in questo modo la società si impoverisce e si riduce alla prepotenza del più forte. (FT 15)
Signore
liberami dalla rassegnazione
che accetta per gli altri
ciò che non voglio per me.

3. Situazioni di violenza che vanno moltiplicandosi
Guerre, attentati, persecuzioni per motivi razziali o religiosi, e tanti soprusi contro la dignità umana vengono giudicati in modi diversi a seconda che convengano o meno a determinati interessi, essenzialmente economici. Ciò che è vero quando conviene a un potente, cessa di esserlo quando non è nel suo interesse. Tali situazioni di violenza vanno «moltiplicandosi dolorosamente in molte regioni del mondo, tanto da assumere le fattezze di quella che si potrebbe chiamare una “terza guerra mondiale a pezzi”» (FT 25)
Signore
fammi sicuro e libero
geloso dei miei sogni di pace
instancabile nel realizzarli.

4. La parabola del buon samaritano
La parabola comincia con i briganti. Il punto di partenza che Gesù sceglie è un’aggressione già consumata. Non fa sì che ci fermiamo a lamentarci del fatto, non dirige il nostro sguardo verso i briganti. Li conosciamo. Abbiamo visto avanzare nel mondo le dense ombre dell’abbandono, della violenza utilizzata per meschini interessi di potere, accumulazione e divisione. La domanda potrebbe essere: lasceremo la persona ferita a terra per correre ciascuno a ripararsi dalla violenza o a inseguire i banditi? Sarà quel ferito la giustificazione delle nostre divisioni inconciliabili, delle nostre indifferenze crudeli, dei nostri scontri intestini? (FT 72)
Preghiera al Creatore – Fratelli Tutti
Dio nostro, Trinità d’amore,
dalla potente comunione della tua intimità divina
effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno.
Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù,
nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo
e di riconoscere Cristo in ogni essere umano,
per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati
e dei dimenticati di questo mondo
e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi.
Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza
riflessa in tutti i popoli della terra,
per scoprire che tutti sono importanti,
che tutti sono necessari, che sono volti differenti
della stessa umanità amata da Dio. Amen.

5. Solidarietà e servizio
In questi momenti, nei quali tutto sembra dissolversi e perdere consistenza, ci fa bene appellarci alla solidità che deriva dal saperci responsabili della fragilità degli altri cercando un destino comune. La solidarietà si esprime concretamente nel servizio, che può assumere forme molto diverse nel modo di farsi carico degli altri… Il servizio guarda sempre il volto del fratello, tocca la sua carne, sente la sua prossimità fino in alcuni casi a “soffrirla”, e cerca la promozione del fratello. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone». (FT 115)
Signore
apri il mio cuore ad amare
sempre e tutti senza eccezioni
senza aspettare nessuna risposta.

6. La vera via della pace
È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti. Questa è la vera via della pace, e non la strategia stolta e miope di seminare timore e diffidenza nei confronti di minacce esterne. (FT 127)
Signore
liberami dall’invidia
gelosia e sfiducia
inutili scuse al mio egoismo.

7. I nazionalismi chiusi
La vera qualità dei diversi Paesi del mondo si misura da questa capacità di pensare non solo come Paese, ma anche come famiglia umana, e questo si dimostra specialmente nei periodi critici. I nazionalismi chiusi manifestano in definitiva questa incapacità di gratuità, l’errata persuasione di potersi sviluppare a margine della rovina altrui e che chiudendosi agli altri saranno più protetti. (FT 141)
Signore
ostacoli e difficoltà,
insuccessi e delusioni
non generino mai scelte violente.

8. L’artigianato della pace
In molte parti del mondo occorrono percorsi di pace che conducano a rimarginare le ferite, c’è bisogno di artigiani di pace disposti ad avviare processi di guarigione e di rinnovato incontro con ingegno e audacia.(FT 225)
C’è una “architettura” della pace, nella quale intervengono le varie istituzioni della società, ciascuna secondo la propria competenza, però c’è anche un “artigianato” della pace che ci coinvolge tutti. (FT 231)
Preghiera di Madre Teresa di Calcutta
Conducimi dalla morte alla vita dalla menzogna alla verità.
Conducimi dalla disperazione alla speranza,
dalla paura alla verità.
Conducimi dall’odio all’amore,
dalla guerra alla pace.
Fa’ si che la pace riempia i nostri cuori,
il nostro mondo, il nostro universo.

9. Esercitare una memoria penitenziale
Non c’è più spazio per diplomazie vuote, per dissimulazioni, discorsi doppi, occultamenti, buone maniere che nascondono la realtà. Quanti si sono confrontati duramente si parlano a partire dalla verità, chiara e nuda. Hanno bisogno di imparare ad esercitare una memoria penitenziale, capace di assumere il passato per liberare il futuro dalle proprie insoddisfazioni, confusioni e proiezioni. (FT 226)
Signore
Tu hai conquistato la pace
con la tua morte e resurrezione
e l’hai messa nelle mie mani.

10. Il perdono non rinuncia ai propri diritti davanti al prepotente
Non si tratta di proporre un perdono rinunciando ai propri diritti davanti a un potente corrotto, a un criminale o a qualcuno che degrada la nostra dignità. Siamo chiamati ad amare tutti, senza eccezioni, però amare un oppressore non significa consentire che continui ad essere tale; e neppure fargli pensare che ciò che fa è accettabile. Al contrario, il modo buono di amarlo è cercare in vari modi di farlo smettere di opprimere, è togliergli quel potere che non sa usare e che lo deforma come essere umano. (FT 241)
Signore
non voglio tradire il tuo dono della pace
voglio viverlo e offrirlo al mondo
perché creda che Tu sei con noi.

11. Silenzi complici
Quando i conflitti non si risolvono ma si nascondono o si seppelliscono nel passato, ci sono silenzi che possono significare il rendersi complici di gravi errori e peccati. Invece la vera riconciliazione non rifugge dal conflitto, bensì si ottiene nel conflitto, superandolo attraverso il dialogo e la trattativa trasparente, sincera e paziente. (FT 244)
Signore
« Pace in terra agli uomini »
è annuncio, è realtà sicura:
nelle mie mani sia un dono per tutti.

12. Quello che mai si deve proporre è il dimenticare
Tuttavia non è possibile decretare una “riconciliazione generale”, pretendendo di chiudere le ferite per decreto o di coprire le ingiustizie con un manto di oblio. Chi può arrogarsi il diritto di perdonare in nome degli altri?… In ogni caso, quello che mai si deve proporre è il dimenticare. (FT 246)
Preghiera di Giovanni Paolo II
Ascolta la mia voce
perché è la voce delle vittime di tutte le guerre
e della violenza tra gli individui e nazioni;
Ascolta la mia voce,
perché è la voce di tutti i bambini che soffrono e soffriranno
ogni qualvolta i popoli ripongono la loro fiducia
nelle armi e nella guerra;
Ascolta la mia voce,
quando Ti prego di infondere nei cuori di tutti gli esseri umani
la saggezza della pace,
la forza della giustizia e la gioia dell’amicizia;
Ascolta la mia voce,
perché parlo per le moltitudini di ogni Paese
e di ogni periodo della storia che non vogliono la guerra
e sono pronte a percorrere il cammino della pace;
Ascolta la mia voce
e donaci la capacità e la forza
per poter sempre rispondere all’odio con l’amore,
all’ingiustizia con una completa dedizione alla giustizia,
al bisogno con la nostra stessa partecipazione,
alla guerra con la pace.
O Dio, ascolta la mia voce
e concedi al mondo per sempre la Tua pace.
(Hiroshima, 25 febbraio 1981)

13. La guerra è diventata una minaccia costante
La guerra non è un fantasma del passato, ma è diventata una minaccia costante. Il mondo sta trovando sempre più difficoltà nel lento cammino della pace che aveva intrapreso e che cominciava a dare alcuni frutti. Poiché si stanno creando nuovamente le condizioni per la proliferazione di guerre, ricordo che «la guerra è la negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all’ambiente. (FT 256-257)
Preghiera per la pace – Papa Francesco
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani.
Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace…

14. La guerra è una sconfitta di fronte alle forze del male
Nel nostro mondo ormai non ci sono solo “pezzi” di guerra in un Paese o nell’altro, ma si vive una “guerra mondiale a pezzi”, perché le sorti dei Paesi sono tra loro fortemente connesse nello scenario mondiale. (FT 259). Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male. (FT 261)
… Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.
Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra!
Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.
(Papa Francesco)
Preghiera del Padre-Nostro
Preghiera a Maria, Madre e Regina della Pace
Aiutaci, dolce Vergine Maria, aiutaci a dire:
ci sia pace per il nostro povero mondo.
Tu che fosti salutata dallo Spirito della Pace,
ottieni pace per noi.
Tu che accogliesti in te il Verbo della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che ci donasti il Santo Bambino della pace,
ottieni pace per noi.
Tu che sei vicina a Colui che riconcilia
e dici sempre sì a Colui che perdona,
votata alla sua eterna misericordia,
ottieni a noi la pace.
Astro clemente nelle notti feroci dei popoli,
noi desideriamo la pace.
Colomba di dolcezza tra gli avvoltoi dei popoli,
noi aspiriamo alla pace.
Ramoscello di ulivo che germoglia
nelle foreste bruciate dei cuori umani,
noi abbiamo bisogno di pace.
Perché siano finalmente liberati i prigionieri,
gli esiliati ritornino in patria,
tutte le ferite siano risanate,
ottieni per noi la pace.
Per l’angoscia degli uomini
ti chiediamo la pace.
Per i bambini che dormono nelle loro culle
ti chiediamo la pace.
Per i vecchi che vogliono morire nelle loro case
ti chiediamo la pace.
Madre dei derelitti, nemica dei cuori di pietra,
stella che risplendi nelle notti dell’assurdo,
ti chiediamo la pace.
Le preghiere brevi sono di
Don Giorgio Basadonna
(da: “… e pace in terra” Editrice Ancora)
P. Manuel João
Castel d’Azzano, 21 marzo 2022