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20 Marzo: Giornata della Felicità

L’Onu: “Il 20 marzo è la Giornata della Felicità”


felicità

La felicità è una priorità globale!

Promuovere la felicità come obiettivo e aspirazione universale nelle vite degli esseri umani in tutto il mondo; è l’invito lanciato dai 193 Paesi membri dell’ONU che hanno proclamato il 20 marzo Giornata Internazionale della Felicità. Anche la felicità entra di diritto fra gli indicatori che determinano il progresso e la crescita mondiale, un valore da promuovere e perseguire da parte di tutti con ogni contributo possibile. Perché il “progresso deve aspirare soprattutto a rendere un mondo migliore”

La Finlandia ancora prima nella classifica della felicità

Secondo il World Happiness Report del 2021 le nazioni scandinave restano le più felici. L’Italia sale dalla 28esima alla 25esima posizione

Nel tristissimo anno della pandemia la Finlandia si è confermata il Paese più felice al mondo e, più in generale, tutte le nazioni scandinave hanno confermato di essere terre felici: dal 2013, primo anno in cui i ricercatori della rete internazionale Sustainable Development Solutions Network hanno presentato il World Happiness Report, Finlandia, Svezia, Norvegia, Islanda e Danimarca hanno sempre trovato spazio tra le prime dieci classificate.

L’Italia è migliorata, scalando dal 25esimo al 28esimo posto. Questo nonostante, scrivono i ricercatori, la sua risposta al virus sia stata “insoddisfacente, per una scarsa adesione della popolazione alle misure richieste e per i pochi controlli sulle misure, pur stringenti, imposte dalla pandemia”.

La Sustainable Development Solutions Network ha alla base il Centro per lo Sviluppo sostenibile della Columbia University guidato dall’economista Jeffrey Sachs, mentre l’istituto Gallup si occupa delle rilevazioni nei vari Paesi.

La misurazione della felicità si basa su 12 parametri: la soddisfazione della popolazione per la propria vita; il Pil pro capite; l’aspettativa di vita; il sostegno sociale, inteso come l’avere qualcuno su cui contare nei momenti di difficoltà; la libertà di scegliere che cosa fare della propria vita; la generosità (calcolata sulla quota di popolazione che fa fatto la carità nel mese precedente al sondaggio); la percezione della corruzione; l’influenza positiva o negativa, parametri semplificabili come il buono o il cattivo umore; due indici Gini (quello calcolato dalla Banca mondiale e quello elaborato da Gallup) che misurano le diseguaglianze dei redditi; la fiducia nelle istituzioni.

Avvenire 19/03/2021


La domanda in apparenza è semplice: cosa desideriamo per la nostra vita? Ancora più facile la risposta: la felicità per noi stessi e per le persone cui vogliamo bene. I “problemi” arrivano quando proviamo a definire una vita felice. Qualcuno la fa coincidere con il successo economico e professionale. Altri con un’esistenza lunga e senza malattie. Altri ancora con il benessere e la realizzazione dei propri figli.

La verità è che non esiste una formula precisa, tantomeno una ricetta per arrivarci in modo certo. O meglio, la fede cristiana indica in Gesù la felicità assoluta e nell’amore la strada maestra per raggiungerla, ma modi e tempi per percorrerla sono differenti in ciascuno di noi. Un dato comune comunque esiste ed è “donarsi”.

«La felicità è una merce favolosa: più se ne dà e più se ne ha», scrive Blaise Pascal, mentre san Tommaso D’Aquino punta anche sulla crescita spirituale e intellettuale: «Nessun desiderio eleva tanto l’uomo quanto il desiderio di conoscere la verità».
Parte dall’attenzione agli altri anche santa Teresa di Calcutta nella sua celebre meditazione: «Le persone che si amano in modo totale e sincero sono le più felici del mondo. Magari hanno poco, magari non hanno nulla, ma sono persone felici. Tutto dipende dal modo in cui ci amiamo». Dal canto suo san Francesco punta sul pragmatismo della fede: «Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile».

Pensieri, riflessioni spirituali anche molto differenti che però convergono su un punto: l’uomo non basta mai a se stesso, la felicità può essere raggiunta solo realizzando in pienezza la volontà del Padre, lasciandosi stringere dal suo amore misericordioso. «Ci hai fatti per Te, o Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te», sintetizza sant’Agostino.

Riccardo Maccioni
Avvenire 19 marzo 2018

Aforismi – Felicità

La felicità spesso si insinua attraverso una porta che non sapevate di aver lasciato aperta. John Barrymore.

I vecchi saggi raccontano che il corpo umano si tiene in equilibrio con la felicità e ogni volta che questa viene a mancare insorgono i disturbi, le malattie: la felicità è l’equilibrio dell’universo. Romano Battaglia, Il fiume della vita, 1992.

Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla. Romano Battaglia, Un cuore pulito, 2001

Non accontentatevi della felicità, aspirate alla serenità. Aldo Busi, Manuale del perfetto Gentilomo, 1992

La vera felicità costa poco: se è cara, non è di buona qualità. François-René de Chateaubriand, Memorie d’oltretomba, 1849/50 (postumo)

Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità. Sigmund Freud, Il disagio della civiltà, 1929

La felicità è come una farfalla: se l’insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te. Nathaniel Hawthorne.

Quando si chiude una delle porte della felicità, un’altra si apre; spesso però, guardiamo così a lungo la porta che si è chiusa, che non vediamo l’altra che si è aperta per noi. Helen Keller, We Bereaved, 1929

Fate vostra la felicità degli altri. Nella vostra compagna, nei vostri figli, nei vostri nipoti vi è tanta parte del vostro sangue, della vostra vita; e la loro gioia è e deve essere gioia vostra. Paolo Mantegazza, Elogio della vecchiaia, 1893

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive. Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, 2006