Il primo sabato del mese, dal 2012 al 2016, su Radio Maria, è andato in onda un programma condotto da Diego Manetti titolato “Sulle tracce di Maria”. Si tratta di un cammino che, puntata dopo puntata, ha portato gli ascoltatori nei tanti santuari dedicati alla Madonna.
SULLE TRACCE DI MARIA
Diego Manetti
“Sulle tracce di Maria” allude chiaramente all’intenzione di seguire – passo dopo passo – il cammino di Maria tra gli uomini, ripercorrendo alcune delle più importanti tracce che la Vergine ha lasciato nel mondo, ovvero i santuari a Lei dedicati.
Perché i santuari mariani sono le “tracce” del cammino della Madonna nel mondo? Perché essi non nascono per libera iniziativa dell’uomo, non sono cioè il frutto dell’inventiva del popolo, ma rappresentano anzitutto una risposta della devozione popolare a una iniziativa che Dio stesso tramite Maria ha assunto rivolgendo un invito, una chiamata, un messaggio a un determinato popolo in un certo momento della storia. E questo è tanto più vero se si considera che moltissimi santuari mariani sono sorti in località dove hanno avuto luogo apparizioni, dove la Vergine Maria ha cioè scelto di presentarsi a uno o più veggenti per consegnare loro un messaggio o un insegnamento da diffondere alla parrocchia, al paese, alla gente…
Ora, se si trattasse di scorgere solamente una traccia del passato, probabilmente non varrebbe la pena di affaticarsi a compiere un simile percorso. Invece, c’è ben di più. Si tratta infatti di scorgere le tracce di una presenza che è viva ancora oggi – prova ne sono i milioni di pellegrini che tuttora vanno a Lourdes o nei diversi santuari mariani sparsi per il mondo – e che soprattutto si collega a messaggi e segni che, affidati a uno o più veggenti particolari, indirizzati a una certa parrocchia o a un determinato paese, hanno però una valenza universale, capace di travalicare i confini della nazione e del tempo d’origine. Così, sempre per restare all’esempio di Lourdes – ben comprensibile per la grande popolarità di cui tale santuario gode presso il popolo dei fedeli – non si può negare che il messaggio della Vergine Maria sulla necessità di fare penitenza e di pregare per i peccatori abbia una attualità e una portata tali da renderlo importante e vero anche per noi, oggi. Ecco perché vale la pena di percorrere le tracce di questo cammino mariano, esplorando i luoghi delle apparizioni – quando queste ci sono state – oppure illustrando i caratteri specifici della devozione a Maria che hanno originato una pietà popolare particolarmente attenta a questo o quell’attributo mariano.
IL CRITERIO DI SCELTA
I santuari mariani sono moltissimi e la scelta non si presenta affatto semplice. Se decidessimo anche solo di privilegiare quelli che sono legati ad apparizione mariane ne avremmo centinaia tra i quali poter spaziare, contando che alle apparizioni mariane già riconosciute dalla Chiesa si aggiungono le molte che ancora sono in attesa di riconoscimento ma che, nei luoghi in cui sarebbero accadute, hanno visto crescere e diffondersi negli anni una profonda devozione mariana…
Altro criterio di scelta poteva essere ancora quello cronologico, a partire dai santuari più antichi o alla cui origine sta una apparizione mariana accaduta nei tempi più remoti. Un esempio in tal senso può essere la Basilica di Saragozza, dedicata alla Virgen del Pilar, ovvero alla Vergine che sarebbe apparsa a San Giacomo Apostolo durante una tappa del suo cammino di evangelizzazione per la Spagna, intorno all’anno 40 dC. Ma l’ordine cronologico rischierebbe forse di risultare un tantino arido, forse addirittura costringente rispetto alla possibilità di spaziare con più libertà verso i santuari e i luoghi di devozione mariana che paiono rivestire maggiore importanza e significatività per noi oggi.
Alla fine, ho dunque scelto un criterio che oserei definire evangelico, ovvero quello del “vieni e vedi”, come disse Gesù ai primi apostoli. Che cosa intendo dire con “vieni e vedi”? Intendo dire che occorre anzitutto stare dinnanzi ai fatti, che occorre fare esperienza di ciò che si desidera testimoniare e condividere con gli altri, con i fratelli nella fede. Ecco perché nella estate ci alcuni anni fa mi sono recato in pellegrinaggio in diversi santuari mariani in Francia, Spagna, Portogallo, proseguendo un cammino che avevo cominciato qualche tempo prima a Medjugorje e poi proseguito in Italia nelle diverse località ove si trovi un santuario o un sito di devozione mariana. Mi sono recato in pellegrinaggio – affrontando la fatica di un viaggio di oltre 5.000 km in macchina in appena una decina di giorni – per andare a vedere di persona quello di cui avevo sentito parlare. A vedere cioè la profonda fede che animava la gente del posto, a verificare con mano lo stato delle cose, a respirare l’aria che avevano respirato certi pellegrini secoli prima, a calpestare le pietre sulle quali avevano camminato alcuni veggenti tempo addietro, alla ricerca – appunto – di quelle tracce che Maria aveva lasciato nella storia.
HO VISTO, E HO CREDUTO
Ho visto, cioè ho incontrato persone, ho messo gli occhi negli sguardi dei fedeli che – da ogni parte del mondo – erano giunti a Lourdes, a Fatima, a Saragozza, a La Salette, a Laus, etc. E ho sperimentato che la fede che aveva accolto nel passato – al tempo delle apparizioni in quel luogo o comunque in un certo momento storico – il messaggio di Maria, era la stessa che si respirava al presente. Sono andato, ho visto, ho creduto…
Diego Manetti
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