Ieri mattina ci siamo congedati dal nostro confratello e caro amico P. Francesco Antonini, deceduto la sera del 16 maggio.
È rimasto tra noi durante gli ultimi sei mesi del cammino della sua bella e feconda vita missionaria. Abbiamo goduto per un po’ del suo sorriso, delle sue belle e profonde riflessioni, della sua saggezza, della testimonianza di serenità e fede di fronte alla malattia e la morte. Abbiamo pure assistito impotenti alla sua salita al Calvario e alla lenta agonia. Siamo profondamente grati al Signore per il dono che Francesco è stato per noi e la missione, anche se dispiaciuti perché ce l’abbia tolto così presto! 
Al funerale hanno partecipato numerosi confratelli, nipoti e amici. P. Giovanni Munari, il superiore provinciale, ha presieduto alla celebrazione, e P. Jeremias Martins, vicario generale (e già provinciale del Mozambico, terra di missione di P. Francesco), ha fatto l’omelia ricordando, con emozione, questa bella figura di comboniano. Anche la sua diocesi d’origine si è resa presente e il vescovo ha inviato un messaggio personale.


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 P. Francesco nelle ultime settimane già in carrozzina 

Parola d’introduzione di P. Renzo Piazza, superiore della comunità 

Ieri mattina abbiamo iniziato la giornata con una preghiera: “Ecco il gran giorno di Dio, splendente di santa luce”.
In verità lo splendore della santa luce era offuscato da una triste notizia della sera precedente: P. Francesco, confratello e caro amico, ci aveva lasciati per sempre. “Algo se muere en el alma, cuando un amigo se va”, dice un canto spagnolo.  La speranza nella risurrezione non toglie il dolore della perdita, non azzera i legami dell’amicizia, non colma il vuoto che rimane.

Mi sono ricordato una parola del Vangelo:  “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”.
Mercoledì sera probabilmente è successo proprio così: è arrivato il padrone e  ha trovato P. Francesco ancora sveglio, che gli ha aperto la porta. Beato lui, perché  lo ha fatto mettere a tavola e ha iniziato a servirlo…

Abbiamo avuto la grazia di avere tra noi P. Francesco per sei mesi, come ammalato. La sua presenza ha fatto risplendere un po’ di santa luce nella vita della nostra comunità. Ci ha insegnato che è duro e difficile morire.  Ma ci ha anche insegnato a vivere più intensamente il presente, in fraternità, a condividere il pane e il bene di ogni giorno, ad amare le cose ben fatte, a diventare più attenti e sensibili alla situazione di ogni singola persona.

Siamo al terzo giorno: giorno della risurrezione e della consolazione.
Siamo qui per ringraziare Dio per questo evento di grazia inaspettato e insperato.
Francesco desiderava che il suo funerale fosse celebrato senza “facce da funerale”,  con canti festivi per celebrare il suo incontro con il Padre della vita.

Al Padre che lo ha chiamato a sé con una decisione forse un po’ affrettata, vorrei dire: Ora che è con te, prendi un po’ del tuo tempo per stare con lui. Siediti vicino a lui e lascia che ti racconti di come è possibile sulla terra continuare a mantenere vivo il ricordo di Gesù, essere assimilati a Lui, di come è appassionante la missione,  il vivere in fraternità e accompagnare altri sulle strade della vita. Non c’è bisogno che tu gli faccia posto nel tuo cuore perché lo abita già da tempo, lo ha contemplato e ne ha attinto i sentimenti.
Padre, ascolta la sua voce, i suoi ricordi, le cose e le persone per cui si è appassionato durante la sua vita… vedrai, sarai contento.

Ti consegniamo al Padre, Francesco, amico nostro, amico caro, nella certezza di ritrovarti con Lui.

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Messaggio del Vescovo di San Marino-Montefeltro

Pennabilli, 17 maggio 2018

Carissimo Padre Superiore, Carissimi fratelli e sorelle della famiglia Comboniana,
A nome mio personale, del Centro missionario diocesano e della Diocesi tutta, rivolgo sentite condoglianze per la morte di padre Franco ed assicuro fervorose preghiere di suffragio. La sua lontananza dalla nostra terra per la missione non è stata mai “lontananza dei cuori”. Qui padre Franco è molto amato e accompagnato dalla preghiera e dalla carità di tanti amici, soprattutto di Sartiano e Novafeltria. Mi commuove rileggere alcune sue parole: «Più vado avanti e più mi accorgo di quanto sia urgente annunciare Gesù, il suo Vangelo, il suo insegnamento, il suo modo di vivere. Solo seguendo Gesù riusciremo a intravvedere il mondo nuovo che sogniamo». Chiedo a padre Franco, che penso accanto al Signore, di pregare anche per la sua Diocesi d’origine e di intercedere per il dono di tante vocazioni, lui che è stato così vicino alla formazione di futuri sacerdoti e missionari.

Unito in preghiera
+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro