“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Un granello di sale quotidiano per dare sapore alla tua giornata.

L’uomo sa di aver trovato la propria vocazione quando cessa di cercare come si deve vivere e incomincia a vivere. Cosi, se uno è chiamato alla vita solitaria, cesserà di preoccuparsi come si deve vivere e incomincerà a farlo in pace soltanto quando sarà in solitudine.
Ma se uno non è chiamato a una vita solitaria, più è solo più si preoccupa intorno al modo di vivere e dimentica di vivere. Quando non si vive la propria vera vocazione, il pensiero offusca la vita, o si sostituisce a essa, o si sottomette a essa in modo che la vita soffoca il pensiero ed estingue la voce della coscienza. Quando troviamo la nostra vocazione pensiero e vita sono una cosa sola.
Supponiamo che uno abbia trovato la sua completezza nella sua vera vocazione. Ora tutto è unitario, in ordine, nella pace. Ora il lavoro non interferisce più con la preghiera, né la preghiera con il lavoro. Ora la contemplazione non deve essere più uno «stato» particolare che rimuove dalle ordinarie occupazioni che lo circondano, perché Dio penetra ogni cosa. Non si deve più rendere conto di se stessi ad altri che a Dio.

da “Pensieri nella solitudine” di Thomas Merton (1915-1968),
trappista americano, maestro spirituale molto stimato,
ritenuto tra i più grandi scrittori spirituali del XX secolo.