
Miguel Ángel Malavia
10 dicembre 2025
Per gentile concessione di
www.settimananews.it
A livello globale, se nel 2024 c’erano 2.682 persone con un patrimonio che superava il miliardo di dollari. Quest’anno la cifra è salita a 2.919. Vale a dire, ci sono 237 nuovi miliardari, secondo quanto documenta il Billionaire Ambitions Report pubblicato ogni anno dalla banca UBS e presentato in questi giorni.
Casualità? Non credo. Secondo l’UNHCR, nel pianeta ci sono 42,5 milioni di rifugiati. Un’ondata di persone costrette ad abbandonare la casa per fuggire da contesti di forte vulnerabilità in cui la vita è minacciata: povertà estrema, violenza incontrollata, persecuzioni etniche, religiose o legate all’orientamento sessuale… O dalla voracità senza fine delle multinazionali in luoghi come l’Amazzonia dove, con la complicità di governi corrotti, contaminano terre e fiumi dei popoli nativi, li espellono, li criminalizzano, li perseguitano legalmente e, se necessario, li uccidono.
E se tutto ciò accade «lontano» da noi, nel nostro Occidente «moderno» e «democratico» la sanità pubblica viene soffocata da interessi privati alimentati dalla complicità di politici che non si preoccupano del bene comune. Per non parlare dell’accesso alla casa, un’utopia per milioni di persone che, se vivono in grandi centri urbani, sono allontanate dal cuore della città ormai ostaggio di chi possiede molto e vuole sempre di più. Se poi si vive in un’area rurale si deve accettare il fatto di avere pochissime opportunità lavorative ed essere isolati dai centri abitati, raggiungibili soltanto se si dispone di un’auto…
Eppure, le prime pagine dei giornali sono occupate da titoli che attribuiscono tutte le colpe a «minori stranieri non accompagnati, occupanti abusivi o immigrati». Riguardo questi ultimi, riprendo un avvertimento dell’ultimo Informe España, presentato in questi giorni dall’Università Pontificia Comillas: «L’87% delle notizie pubblicate in Spagna sulla migrazione sono fake news». Ogni giorno, «media» dedicati a questo scopo ci riempiono di menzogne e bile. Consapevolmente, seguendo le direttive di un «interesse superiore», essi mentono. E nulla succede…
Dall’alto, grazie a una serie di giochi di prestigio, ci avvelenano l’anima con falsi dibattiti identitari… Quando l’unica verità, terribile, è questa: le élite che si arricchiscono con il dolore altrui ci hanno dichiarato guerra civile come classe lavoratrice. Attentano direttamente alla nostra vita per guadagnare di più.
Per ogni nuovo miliardario ci sono milioni di crocifissi in più. Eppure, nulla è perduto… Noi siamo di più (molti di più). Tocca a noi prendere coscienza del male e agire. Con il voto. Attraverso la legge. Rafforzando le democrazie. Alimentando la giustizia sociale. Come direbbe Miguel de Unamuno, possiamo (e dobbiamo) vincere e convincere.