
ice Ugo di San Vittore, monaco agostiniano, intorno al 1125:
Non sottovalutare nessuna forma di sapere, perché ogni scienza ha valore. Se hai tempo, non esimerti dal leggere i libri che ti si presentano: anche se non ne trarrai particolare utilità, tuttavia non ne avrai nemmeno danno, perché, a mio avviso [secundum meam exsistimationem], non esiste uno scritto che non proponga qualcosa di interessante, qualora sia esaminato a tempo e luogo debito: potrebbe contenere qualche speciale notizia [aliquid speciale], che il lettore avveduto [diligens scructator] potrà apprezzare con tanto più gradimento, quanto più preziosa e singolare sarà l’informazione.
Non è un bene tuttavia ciò che impedisce il meglio: se non ti è possibile leggere tutti i libri, leggi quelli che ti sono più utili. Anche se potessi leggere tutto, non dovresti mai mettere in tutte le letture lo stesso impegno: vi sono alcuni libri che bisogna leggere, affinché non ci siano del tutto ignoti, di altri invece dobbiamo formarci almeno un giudizio, poiché talvolta si rischia di sopravvalutare proprio ciò che si ignora, e si giudica meglio quando si ha qualche conoscenza degli argomenti.
Ugo di San Vittore, Didascalicon, III, 13, introduzione, traduzione e note di V. Liccaro, Rusconi 1987, p. 138
Per gentile concessione dell’autore
MrPotts
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