
Il libro di Rut è posto tra il libro dei Giudici e 1Samuele. Vi si allude ai Giudici (1,1) e si conclude con il nome “Davide” (4,22): Israele passa dalla decadenza e dalla morte alla novità del Messia, figlio di Davide.
È “un gioiello in assoluto della prosa letteraria ebraica” (Ravasi).
1. IL PROLOGO (Rut 1,1-5)
Il prologo del libro di Rut ritrae il presente di sofferenza, il passato di peccato, il futuro di speranza e salvezza. E il lettore è invitato a passare dal peccato e dalla sofferenza alla speranza e alla salvezza, che fin d’ora vanno gradatamente realizzandosi.
2. ATTO PRIMO: TORNARE ALLA TERRA IN CERCA DI PANE (Rut 1,6-22)
L’azione del capitolo 1 comincia a Betlemme (v. 1) e a Betlemme si conclude (vv. 19.22). Emergono due particolari promettenti. a) Beltlemme vuol pur sempre dire casa del pane; b) è giunto il tempo della mietitura dell’orzo, aprile-maggio (cfr Is 9,2). Dunque c’è una fondata speranza di trovare pane.
3. ATTO SECONDO: LA SPIGOLATURA, UN DIRITTO DEI POVERI (Rut 2,1-23)
Qui viene applicata la legge cosiddetta “dell’orlo del campo”: ci si deve astenere dal mietere ciò che cresce – in questo caso l’orzo – ai confini del campo, per consentire ai poveri e ai forestieri di raccoglierlo (Lv 19,9.10; 23,22); inoltre Dt 24,19-22 vieta di raccogliere i manipoli dimenticati, a beneficio dei forestieri, degli orfani e delle vedove.
4. ATTO TERZO: LA NOTTE SULL’AIA (Rut 3,1-18)
È cresciuta la fedeltà di Rut: essa rinuncia non solo ai genitori, al paese e alla casa in Moab per stare con Noemi, ma anche a un fidanzato giovane, perché la famiglia di Noemi non si estingua. Ciò che Booz fa per Rut è immagine dell’amore di Dio per il suo popolo (Os 2,16-22).
5. ATTO QUARTO: IL RISCATTO DELLA TERRA E IL MATRIMONIO (Rut 4,1-13a)
Non è possibile acquistare la terra di un povero senza tener conto della sua situazione familiare: riscatto della terra, matrimonio e figlio risultano così inestricabilmente uniti che stanno insieme o insieme cadono.
6. ATTO QUINTO ED EPILOGO: È NATO UN BAMBINO (Rut 4,13b-22)
- “La Scrittura insegna a nominare le generazioni. Chi ha fede scorge in ognuna di esse un grano di necessità, un frammento del destino di Rut” (De Luca, 63).
- “Un giorno, ancora a Betlemme, doveva fiorire un altro splendido episodio di fedeltà e di bontà: quello del Figlio di Dio verso il nostro povero clan umano, fino ad essere pronto a condividere con noi la nostra miseria, per renderci partecipi della sua inesauribile ricchezza” (Giavini, 5).
- “Nella tradizione cristiana, Rut è stata considerata il tipo della ecclesia ex gentibus, la sposa di Cristo che viene da lontano, povera e priva di aiuto, abbandonando i suoi idoli (Origene, Ambrogio, Crisostomo, Gerolamo)” (Cavalletti, 14).
- “La forza del libro di Rut sta nell’affermazione, attraverso i fatti e non certo per mezzo di formulazioni teoriche, che la volontà di Dio passa anche attraverso la forza dei sentimenti puri e profondi degli uomini, benché spesso questi apparentemente si ergano contro le convenzioni sociali, le apparenze delle vicende, contro o oltre la legge stabilita” (D’Angelo, 140).
- “Dopo aver letto e meditato la storia di Rut […] permane il senso confortante di aver scoperto ancora una volta quali confini l’animo umano è capace di superare, allorché si incontrano forze – energie divine, forze dello spirito e dell’interiorità – capaci di farlo dimenticare di sé. È certo che per l’autore del libro di Rut tali forze si chiamano hesed e ahabah, fedeltà e amore, rispetto alle quali Dio non è mai insensibile né estraneo. È certo che in quello spazio due persone – una donna e un uomo – hanno saputo fare posto nella storia a Davide e al Messia” (Id, 142).
- “Il progetto di Dio finisce sempre per realizzarsi, a dispetto delle resistenze degli uomini, magari percorrendo strade sconcertanti e impensate. Accanto alla linea del sangue (“Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe,…”) c’è la linea dell’elezione che provoca sempre una certa sorpresa. Accanto al popolo eletto ci sono gli stranieri, portatori di una benedizione per lo stesso Israele” (Scaiola, 58).