Nel cuore della vita cristiana, lo Spirito Santo agisce silenziosamente ma potentemente, trasformando il credente dall’interno e rendendolo sempre più simile a Cristo. I dodici frutti dello Spirito Santo sono i segni tangibili di questa trasformazione.
Questi frutti sono virtù che si manifestano nella vita del cristiano quando vive secondo lo Spirito Santo. San Paolo li menziona nella Lettera ai Galati 5,22-23, dove però ne cita nove. La tradizione cattolica, seguendo l’interpretazione della Vulgata, ha ampliato l’elenco a dodici, distinti ma interconnessi, come petali di un unico fiore:

  1. Carità
  2. Gioia
  3. Pace
  4. Pazienza
  5. Longanimità
  6. Benevolenza
  7. Bontà
  8. Mansuetudine
  9. Fede
  10. Modestia
  11. Continenza
  12. Castità

Riferimento biblico: “Non stancatevi di fare il bene.” (Gal 6,9)
La bontà è una disposizione stabile a volere e fare il bene. È la capacità di amare anche quando non si è ricambiati, di scegliere il giusto anche se costa.

La bontà: espressione della santità di Dio

La bontà non è una semplice gentilezza, né un comportamento esteriore: è la partecipazione alla stessa santità di Dio, che è buono per essenza. Gesù disse: “Nessuno è buono, se non uno solo, Dio” (Marco 10,18).
Chi vive nello Spirito partecipa di questa bontà divina e la rende presente nel mondo. Non si tratta di bontà “debole”, ma di una forza silenziosa e operosa, che affronta il male non con la vendetta, ma con il bene.
San Paolo ci esorta con parole chiare: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Romani 12,21).
In questo senso, la bontà è una risposta evangelica a ogni situazione della vita. È scegliere la via del Vangelo anche quando costa, anche quando sembra inutile. È fiducia operosa che il bene ha sempre l’ultima parola, perché è Dio stesso a condurre la storia.

Bontà come stile di vita

Il cristiano è chiamato ad essere buono non a tratti, ma in modo stabile, continuativo, coerente. La bontà è uno stile di vita, un modo di essere che si fa carne nella tenerezza verso i piccoli, nella pazienza verso chi sbaglia, nella generosità verso chi è nel bisogno.
Gesù ci dà un modello di bontà in ogni sua azione. Pensiamo all’incontro con la peccatrice, che lava i suoi piedi con le lacrime (Luca 7,36-50): non la condanna, ma la accoglie e la rialza con bontà disarmante. Così anche noi, pieni di Spirito Santo, possiamo essere capaci di uno sguardo che solleva e mai umilia, di parole che curano e mai feriscono.
La bontà è la luce che il cristiano porta nel mondo, e come disse Gesù: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5,16).

Preghiera allo Spirito Santo per il dono della Bontà

Vieni, Spirito Santo, e radica in me la bontà. Aiutami a scegliere il bene ogni giorno, a superare l’egoismo, e a essere luce per chi è nel buio. Amen.

O Spirito Santo,
dolce presenza del Padre e del Figlio,
Tu che sei sorgente di ogni virtù,
riversa in me il dono della bontà.
Purifica il mio cuore da ogni durezza,
libera la mia mente da ogni giudizio,
fa’ che il mio sguardo sia colmo di misericordia.
Insegnami ad amare senza limiti,
a donare senza attendere ricompensa,
a servire con gioia anche quando è faticoso.
Fa’ che ogni mio gesto parli di Te,
e che la mia vita sia riflesso della Tua bontà eterna.
Vieni, Spirito di Bontà,
rendi il mio cuore simile a quello di Cristo,
mite, umile, colmo d’amore per tutti.
Amen.

P. Manuel Joao Pereira Correia, MCCJ
(materiale raccolto da internet)