“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50). Una “parola”, un granello di sale quotidiano per dare sapore e pace alla tua giornata.


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IL SILENZIO DELLA SEQUELA
La sequela inizia con il silenzio e l’ascolto. Quando ascoltiamo qualcuno, pensiamo di essere in silenzio perché non parliamo; ma le nostre menti continuano a lavorare, le nostre emozioni reagiscono, la nostra volontà si schiera pro o contro quel che stiamo ascoltando; possiamo anche spingerei oltre, in pensieri e sentimenti che ronzano nella testa e che nulla hanno a che vedere con quello che viene detto. Questo non è il silenzio di cui la sequela ha bisogno.
Il vero silenzio al quale dobbiamo tendere come punto di partenza è un riposo totale della mente, del cuore e della volontà, il silenzio totale di tutto ciò che è in noi, compreso il nostro corpo, di modo che possiamo essere pienamente consapevoli delle parole che stiamo udendo, completamente all’erta e tuttavia nella quiete più totale.
Il silenzio di cui sto parlando è il silenzio della sentinella che monta la guardia in un momento critico: vigile, immobile, con lo sguardo fisso e tuttavia attenta a ogni suono, a ogni movimento. Questo silenzio di attesa è il primo requisito della sequela, e non lo si ottiene senza un certo sforzo. Richiede da parte nostra che alleniamo l’attenzione, il corpo, la mente e le emozioni, perché ogni cosa sia mantenuta completamente e perfettamente in ordine.


Anthony Bloom

Da “La preghiera giorno dopo giorno” di Anthony Bloom (1914 – 2003).
Bloom è stato vescovo della diocesi di Sourozh, nella chiesa ortodossa russa. È un autore spirituale molto conosciuto per i suoi scritti e predicazioni sulla preghiera e la vita cristiana, caratterizzati dalla semplicità coniugata alla profondità spirituale.