“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50). Una “parola”, un granello di sale quotidiano per dare sapore e pace alla tua giornata.


LO SCOPO DELLA MEDITAZIONE

LO SCOPO DELLA MEDITAZIONE
Fine della meditazione non è praticare una riflessione di tipo accademico; essa non intende essere un’attività puramente intellettuale, né un mero abbozzo di pensiero privo di conseguenze. Essa vuole essere un pensare sotto la guida di Dio e “verso Dio”, e per questo dovrebbe portarci a trarre conclusioni sul nostro modo di vivere. È importante rendersi conto fin da principio che una meditazione si rivela utile quando ci pone in condizione di vivere in modo più preciso e concreto le esigenze dell’evangelo.
Qualunque cosa raccogliamo, sia un versetto, o un comando, un evento della vita di Cristo, dobbiamo anzitutto pesarne il contenuto oggettivo. È estremamente importante, perché il fine per cui si medita non è la costruzione di strutture fantastiche, quanto la comprensione di una verità.
La verità sta lì, è la verità di Dio, e la meditazione si propone di costruire un ponte fra la nostra mancanza di comprensione e la verità rivelata. È un modo per educare la nostra intelligenza, per imparare gradualmente ad assumere “il pensiero di Cristo”, come dice Paolo (1Cor 2,16).


Anthony Bloom

Da “La preghiera giorno dopo giorno” di Anthony Bloom (1914 – 2003).
Bloom è stato vescovo della diocesi di Sourozh, nella chiesa ortodossa russa. È un autore spirituale molto conosciuto per i suoi scritti e predicazioni sulla preghiera e la vita cristiana, caratterizzati dalla semplicità coniugata alla profondità spirituale.