LECTIO DIVINA
Giovanni Dutto
Maria Lectio Divina vivente
1. MARIA FA LECTIO
Luca 1, 35-56
35 L’angelo rispose:
Lo Spirito santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese. 37 Nulla è impossibile a Dio!
38 Allora Maria disse:
– Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto.
Poi l’angelo la lasciò.
39 In quei giorni Maria si mise in viaggio e raggiunse in fretta un villaggio che si trovava nella parte montagnosa della Giudea. 40 Entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino dentro di lei ebbe un fremito, ed essa fu colmata di Spirito santo 42 e a gran voce esclamò: «Dio ti ha benedetta più di tutte le altre donne, e benedetto è il bambino che avrai! 43 Che grande cosa per me! Perché mai la madre del mio Signore viene a farmi visita? 44 Appena ho sentito il tuo saluto, il bambino si è mosso in me per la gioia. 45 Beata te che hai avuto fiducia nel Signore e hai creduto che egli può compiere ciò che ti ho annunziato».
46 Allora Maria disse:
«Grande è il Signore: lo voglio lodare.
47 Dio è mio salvatore: sono piena di gioia.
48 Ha guardato a me, alla sua povera serva: tutti, d’ora in poi, mi diranno beata.
49 Dio è potente: ha fatto in me grandi cose, santo è il suo nome.
50 La sua misericordia resta per sempre con tutti quelli che lo servono.
51 Ha dato prova della sua potenza, ha distrutto i superbi e i loro progetti.
52 Ha rovesciato dal trono i potenti, ha rialzato da terra gl i oppressi.
53 Ha colmato i poveri di beni, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54 Fedele nella sua misericordia, ha risollevato il suo popolo, Israele.
55 Così aveva promesso ai nostri padri: ad Abramo e ai suoi discendenti per sempre».
56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi. Poi ritornò a casa sua.
MARIA VIVE LA HISTORIA SALUTIS
+ disegno trinitario domina: «Lo Spirito santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube, ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio» (v. 35).
+ Maria ne è «avvolta»: «Eccomi!» (v. 38); «Si mise in viaggio» (v. 39); «Il bambino nel seno saltò di gioia» (cfr. v. 44); «Disse: l’anima mia gioisce» (cfr. v. 47); «Si fermò tre mesi. Ritornò a casa» (cfr. v. 56).
+ l’umanità gode di questo divino disegno, concepito dall’eternità, promesso, attuato «per sempre» (v. 55).
IL TESTO MARIANO SEMBRA RIVIVERE SOFONIA
14 Grida di gioia, città di Sion, esulta di felicità, gente d’Israele!
Rallegrati con tutto il tuo cuore, Gerusalemme.
15 Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici.
Il Signore, re d’Israele, è con te: non devi più temere nulla di male.
16 Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: «Non avere paura, città di Sion, non ti scoraggiare! 17 Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia,
18 come nei giorni di festa» (Sofonia 3, 14-18).
+ In questo testo c’è un triplice invito alla gioia (v. 14). l’insistenza, in crescendo, riporta a ciò che è più importante, all’essenziale. Gioia esprime speranza, vita, successo. la gioia deve superare definitivamente il timore: «Non temere!» (vv. 15.16).
+ Destinataria di questa parola è la «figlia (= città) di Sion, Israele, Gerusalemme» (cfr. v. 14). In altre parole, il popolo eletto. Ma Dio parla agli eletti per raggiungere tutti: il popolo eletto rappresenta tutti. È l’umanità intera a cui Dio si rivolge. Non può essere sapienza umana: è rivelazione dall’alto e costituisce la «buona notizia» per la terra, che tanto spesso giace nella contraddizione e nell’oscurità.
+ la motivazione della gioia è assolutamente sicura: la salvezza è avvenuta (cfr. v. 15). È confermata dalla presenza di Dio «in mezzo a te» (cfr. vv. 15.17). Assicura che questo è veramente il piano gioioso di Dio (v. 18). Anche il Signore gioisce intensamente: fa festa per le sue creature, ora redente!
2. MARIA FA MEDITATIO
+ Maria vede se stessa nella «figlia di Sion, Israele, Gerusalemme». È lei la destinataria della Parola. Anche la liturgia lo conferma scegliendo Sofonia 3,14-18 per le feste mariane: 31 Maggio (Visitazione); 20 Giugno (Consolata); 21 Dicembre (Attesa del Natale). Maria, poi, rappresenta veramente l’umanità. La sua maternità universale le fa godere la salvezza di tutti.
+ Il Magnificat è una sintesi biblica e raccoglie la Scrittura, non solo Sofonia. Contiene alme-. no 22 citazioni! Maria fa suo il comando della gioia: canta per sé e per tutte le generazioni che gioiranno assieme a lei (cfr. v. 48).
Anche le persone incontrate vengono contagiate dalla gioia: Elisabetta (cfr. v. 41), il bambino nel suo grembo (cfr. vv. 41.44), gli umili (cfr. v. 52), gli affamati (cfr. v. 53) e tutta la discendenza di Abramo.
+ Il passato non esiste più: «È finita la tua schiavitù» (cfr. Sofonia 3,14); «C’è una nuova creazione» (cfr. 2 Corinzi 5,17). «Ha innalzato gli umili» (cfr. v. 52), «Ha soccorso Israele» (cfr. v. 54). Finora, senza l’incarnazione del Verbo, non ci poteva essere gioia.
+ Maria fonda bene la gioia sulle motivazioni salvifiche: Dio ha adempiuto la sua Parola e ha guardato la piccolezza della sua serva, facendo cose grandi (cfr. vv. 47.48.49). L’incarnazione cambia le sorti dell’umanità.
Insomma, il brano di Sofonia è vero e Maria lo sperimenta per sé e per l’umanità. Dio e il suo popolo si sono: ritrovati, i tempi nuovi sono inaugurati. È tempo di gioia!
3. MARIA FA ORATIO
Riparazione
Il passato, disceso da Adamo, è redento: «Ha guardato al nulla…» (cfr. v. 48), ma «d’ora in poi…» (cfr. v. 48) c’è l’alleanza! Il passato parla di «nulla», ma non ci deprime più. «La sua misericordia resta per sempre» (v. 50).
Ringraziamento
È una storia tutta positiva, talmente piena di amore e promettente paradiso… che non lascia spazio ad altre parole se non al «Grazie»! Il grido di gioia esprime tutta la riconoscenza di Maria che, generalmente silenziosa,esplode in un inno esaltante di gratitudine.
Richiesta dello Spirito
«Lo Spirito santo ti adombrerà» (cfr. v. 35). Tutto l’incontro di Ain Karin parla di pienezza di Spirito Santo. Lo Spirito colma le persone (cfr. v. 41) e si rivela ai «piccoli» (cfr. Luca 10,21). Maria è tutta «piccolezza» (cfr. v. 48) ed è la «sposa dello Spirito» (cfr. v. 35).
4. MARIA FA CONTEMPLATIO
+ «Fiat mihi secundum verbum tuum» (v. 38); «Et Verbum caro factum est et abitavit in nobis» (Giovanni 1,14).
+ In Maria ora abita la Parola. «Deus in medio mei»: è la contemplazione di Maria inabitata. Diventata la Parola! ‘
+ L’alleanza, la comunione, l’unità abitano in Maria. Di conseguenza, anche la gioia.
5. MARIA FA COMMUNICATIO
– Ora Maria sarà «fedele al suo Figlio nella peregrinazione della fede, fino alla croce» («Redemptoris Mater», 6).
– Appena la Parola si incarna in lei, essa diventa subito missionaria. La Parola che vive in lei è per il mondo intero. L’umanità perduta deve ritrovare la gioia.
– Maria «si mise in viaggio, sollecita, verso la montagna» (cfr. v. 39); «Entrò […] salutò» (v. 40); «Disse» (v. 46); «Rimase… tre mesi» (v. 56).
– La coerenza, la tensione verso l’alto, l’ardore missionario, la premura, la finezza, la comunicabilità e n servizio sono espressioni vitali della sua Communicatio.
A scuola di Lectio Divina da Maria
LECTIO
(che cosa dice la Parola in sé)
– Sofonia e Luca rivelano e sintetizzano la Storia della Salvezza: Dio vuole ricostruire l’umanità nuova, come l’aveva pensata. Veramente Dio è Amore e vuole parteciparci la gioia del cielo. La promessa fatta ad Abramo e alla sua discendenza è la redenzione attuata da Gesù, che si è fatto uomo e ha dato se stesso per noi. È tutto un piano ridondante amore e gioia.
MEDITATIO
(che cosa dice la Parola oggi e a me)
– «Figlia di Sion» è il popolo eletto, è l’umanità, è Maria. Lo sono anch’io. Maria mi spiega come leggere in prima persona. È maestra di perfetto ascolto della Parola, fino a lasciarla inabitare. La mia piccola storia personale fa parte della grande Historia Salutis! La Parola è capace di modificare tutta la mia personalità.
– Questa Parola giudica la mia vita e la riordina secondo la fede:
+ ho una mentalità così positiva e quindi ottimista, fondata sulle motivazioni della salvezza avvenuta?
+ ho bandito per sempre il «temere»?
+ la mia vita esprime gioia ed esultanza «con tutto il cuore»?
– Cosa sento ascoltando che «Dio mi ama con gioia, come chi fa festa»?
ORATIO
(che cosa mi fa dire la Parola)
Riparazione
La mentalità biblica che Maria ha assimilato è in me offuscata da piccinerie, miopie, malumori, viltà… Signore, pietà!
Ringraziamento
Maria mi impresta cuore ed espressioni per ringraziare delle parole ineguagliabili rivelatemi. Magnificat!
Richiesta dello Spirito
Maria insegna la dipendenza dallo Spirito Santo per capire, ricordare e averne la fortezza. Vieni, riempi il cuore, accendi il fuoco del tuo amore!
CONTEMPLATIO
(« Il Signore parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste» [Salmo 32,9])
+ Maria è il tempio della Parola vivente. Ora vive in me: anch’io come Lei, in Lei! Sono diventato la Parola, sono il Magnificat, sono inabitato!
COMMUNlCATlO
(destinatario della Parola è il popolo di Dio)
– Missionario: con la gioia, dentro, nella fretta di tendere alla santità e nel servizio. I testi di Sofonia e di Luca annunciano una società nuova, mariana!
– Negli USA una bambina protestante, ricoverata in un ospedale cattolico, riceve in dono una corona del rosario di madreperla. Qualcuno le spiega il suo significato e alla mamma, quando viene a trovarla, la piccola mostra con entusiasmo il regalo. La mamma la trova splendida e gliela mette al collo. La bambina se la sfila subito e spiega: «Mamma, non è una collana, ma una corona per pregare! Tu dici ad ogni grano una preghiera a Maria e lei ti racconta la storia del suo Gesù!»
– Un missionario sta viaggiando su un treno in Giappone. Prega il breviario e dal libro, ad un certo punto, scivola sul pavimento un’immagine della Madonna. Un bambino, che gli siede di fronte, si precipita a raccoglierla e, riconsegnandola al prete, esclama: «Quanto è bella! Chi è?» «Mia mamma», risponde il missionario. Il bambino guarda prima l’immagine e poi il missionario e commenta: «Non le somigli poi tanto…» Il prete sospira: «Sapessi! È tutta una vita che mi sforzo sinceramente di somigliarle!»
da: LECTIO DIVINA
Giovanni Dutto e Christopher Hayden
EFFATA’ EDITRICE 1998