1 Dicembre
Charles de Foucauld.
Nel deserto un apostolo della fraternità universale 


La fraternità non ha colore, razza, confine perché è un’esperienza universale. Lo testimonia l’esperienza del beato Charles de Foucauld, che si presentava proprio come “fratello universale” a quanti incontrava nel Sahara tra Algeria e Marocco. L’esperienza della fraternità per de Foucauld fu l’ultima tappa di un cammino esistenziale complesso. Nato a Strasburgo il 15 settembre 1858, in gioventù aveva vissuto un’esistenza senza un credo, gettandosi poi in una fallimentare carriera militare. Congedato con disonore, si diede alle esplorazioni geografiche in Marocco. Al rientro in patria si convertì al cristianesimo nel 1886, entrando poi tra i monaci trappisti, ma dopo alcuni anni lasciò la comunità e si recò in Terra Santa. Ordinato prete nel 1901 decise di stabilirsi in Africa, nel desiao erto, da apostolo tra i Tuareg, accogliendo chiunque passasse da lì. Morì nel 1916.
Altri santi. San Castriziano di Milano, vescovo (III sec.); sant’Agerico di Verdun, vescovo (VI sec.).

Matteo Liut
Avvenire


  • Charles de Foucauld (Fratel Carlo di Gesù) nasce a Strasburgo il 15 settembre 1858, con il nome di Charles Eugène de Foucauld da un’antica e ricca famiglia. Rimane orfano di entrambi i genitori a cinque anni. L’eredità, di cui entra in possesso maggiorenne, viene quasi subito dilapidata. Entra nell’esercito e diventa ufficiale di cavalleria. Partecipa ad una spedizione in Algeria. Nel 1872 si ritira dall’esercito per dedicarsi ad un viaggio di esplorazione nel Marocco. Entra in contatto con la religione islamica e viene affascinato dalla solitudine del deserto. 
  • Tornato si converte, grazie all’esempio della cugina Maria de Bondy e all’abate Huvelin, che diventerà suo direttore spirituale, negli ultimi giorni dell’ottobre 1886. Da subito si sente chiamato alla vita religiosa. Consigliato di fare un pellegrinaggio in Terra Santa vi si reca nel 1889 e successivamente visita in ritiro spirituale la Trappa di Nostra Signora delle Nevi. Entra nell’ordine il 16 gennaio 1890, ma richiede di recarsi in Siria, nella Trappa di Cheikhlé, presso Akbés, monastero poverissimo in cui, nel febbraio del 1892, fa la sua professione. 
  • Poco tempo dopo la professione iniziano le inquietudini: comincia gli studi di teologia, mentre vorrebbe dedicarsi “alla pratica della povertà, dell’abiezione, della mortificazione, dell’imitazione di Nostro Signore” ed al lavoro manuale. Nel 1893 è deciso ad abbandonare l’ordine sulla base del fatto che “non era possibile, alla Trappa, condurre la vita di povertà, di abiezione, di distacco effettivo, di umiltà, di raccoglimento di Nostro Signore a Nazareth”. I suoi superiori, insieme al direttore spirituale Huvelin si spaventano della determinazione con cui Charles vorrebbe praticare le virtù. Solo nel 1896, riconoscendo che l’impulso da cui è mosso è irresistibile, gli permette di seguire quella via che lo condurrà alla sua Nazareth, senza però pensare a una Congregazione. Nel 1897 fa voto di castità e povertà perpetue e nel febbraio del 1897 si reca in Terra Santa, vestito come un povero.
  • Lì viene accettato come domestico delle Clarisse, alloggiando in una capanna fatta d’assi, fuori della clausura. Scrive in quel periodo: “Io non posso concepire l’amore senza un bisogno imperioso di conformità, di rassomiglianza e soprattutto di partecipazione a tutte le pene, a tutte le difficoltà, a tutte le durezze della vita.” Il suo ideale è sempre più quello di imitare il suo Maestro e qui sta l’essenza della sua vocazione. Tre desideri lo accompagnano: lavorare per il bene delle anime, ricevere il sacerdozio, ritrovare l’obbedienza istante per istante. Cerca un compagno con cui condividere queste aspirazioni, ma inutilmente. Cerca di acquistare, senza riuscirvi, il Monte delle Beatitudini (Tabor), per potersi stabilire lì e vivere da eremita.
  • Torna in Francia e si prepara per l’ordinazione sacerdotale che avverrà il 9 giugno 1901. Con l’intento di ritornare in Marocco, si stabilisce a Béni-Abbès, in Algeria. In dicembre celebra la sua prima messa nella cappella di un complesso (un fortino e un’oasi) da lui costruita “con mattoni murati a secco e tronchi di palma”. È autorizzato a fondare una nuova famiglia religiosa col nome di «Piccoli Fratelli del Sacro Cuore di Gesù», “destinata ad adorare giorno e notte la santa Eucaristia perpetuamente esposta, nella solitudine e nella clausura, nei paesi di missione, nella povertà e nel lavoro”. Pensa anche alla fondazione delle «Piccole Sorelle» sulla base di un testo della Regola redatta nel 1899 a Nazareth. In questo periodo, riscatta alcuni schiavi, si preoccupa dell’evangelizzazione dei Tuareg, studiando la loro lingua e traducendo i Vangeli in lingua tamahaq, dopo aver visitato la loro terra, l’Hoggar. 
  • Nell’agosto del 1905 si stabilisce in maniera definitiva a Tamanrasset (Sahara algerino) per “diventare l’amico di un popolo abbandonato”. Costruisce un eremitaggio (Asekrem) nel 1910 a oltre 2600 metri di altitudine. Diventerà a poco a poco il suo Monte delle Beatitudini che egli cercava. La solitudine è sempre più profonda, nonostante le continue visite dei Tuareg, ma il suo intento di ricercare compagni per la sua Opera rimane infruttuoso. La fondazione dei “Piccoli Fratelli” tarda ad arrivare. Le cose che lui chiede ai suoi futuri compagni sono tre: «1. essere pronti a dare il loro sangue senza resistenza; 2. essere pronti a morire di fame; 3. obbedirmi nonostante la mia indegnità». La mattina di venerdì 1° dicembre 1916, giorno della sua morte, viene tradito e tirato fuori con violenza dall’eremo. Messo in ginocchio, le braccia legate dietro al dorso e attaccate alle caviglie, resta in preghiera mentre alcuni Tuareg saccheggiano. Viene successivamente interrogato con un fucile puntato alla testa. All’arrivo di altre persone, il guardiano, sconvolto, spara e Charles de Foucauld cade su un fianco. Viene spogliato completamente dei vestiti e gettato nel fosso che circonda l’eremo. In un taccuino che gli serviva da promemoria aveva scritto all’inizio: “vivi come se dovessi morire martire oggi”.
  • Solo dopo 17 anni dalla sua morte, su iniziativa di René Voillaume, nascono a El Abiod Sidi Scheik i Piccoli Fratelli di Gesù e nello stesso anno le Piccole Sorelle del S. Cuore di Gesù a Montpellier. Le Piccole Sorelle di Gesù nascono nel 1959 con la piccola sorella Magdeleine e nel 1950 le fraternità sacerdotali e secolari. Nel 2002 si contano diciannove differenti fraternità fra laici, preti, religiosi e religiose sparsi nel mondo.
  • Il processo canonico inizia il 16 febbraio 1927 presso la diocesi di Ghardaïa da mons. Nouet. Dopo una lunga serie di vicissitudini si arriva al deposito del materiale presso la Congregazione per le cause dei Santi il 25 luglio 1995. Dopo la nomina della Commissione avvenuta nel giugno del 2000, il 24 aprile 2001, Giovanni Paolo II dichiara Venerabile il Servo di Dio Charles de Foucauld, il 13 novembre 2005 viene dichiarato Beato da papa Benedetto XVI e il 15 maggio 2022 canonizzato da Papa Francesco.