Vangelo del giorno
Gesù ha il desiderio di accendere il fuoco dell’amore sulla terra; ma anche l’angoscia che questo fuoco deve passare attraverso l’acqua della sua morte. Anche il nostro presente è sempre una lotta tra desiderio del bene e angoscia per il male, tra pace e scelte difficili.
Giovedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario
Lc 12,49-53: Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
Lectio divina di Silvano Fausti
Gesù ha il desiderio di accendere il fuoco dell’amore sulla terra; ma anche l’angoscia che questo fuoco deve passare attraverso l’acqua della sua morte. Anche il nostro presente è sempre una lotta tra desiderio del bene e angoscia per il male, tra pace e scelte difficili. Siamo chiamati a vivere questa conflittualità con discernimento, sapendo che è sempre qui e ora che dobbiamo e possiamo scegliere ciò che è giusto, anche se ci sono dei costi da pagare.
49Fuoco venni a gettare sulla terra; e che voglio, se non che sia acceso? 50Ora di un battesimo ho da essere battezzato; e come sono oppresso finché non sia compiuto!
La prima constatazione è che Gesù ha un desiderio: “Come voglio questo?” Il desiderio del fuoco, della luce, dell’amore che è venuto a portare: è il fuoco dello Spirito Santo che scenderà a Pentecoste; è il battesimo dell’acqua e del fuoco di cui parlò il Battista; è il fuoco del giudizio di Dio che è il suo amore che salva il mondo, quindi Gesù ha questo grande desiderio di accendere il fuoco. Contemporaneamente si trova angosciato, perché questo fuoco viene da un battesimo, da un’acqua (l’acqua è la morte) che viene dalla croce. Cioè cosa devo fare? Devo rinunciare al desiderio perché c’è di mezzo questa angoscia, questa paura? Oppure posso superare questa paura, vincere queste resistenze e realizzare il desiderio? Quindi Gesù stesso ha dovuto fare molti discernimenti; tutta la sua vita è stata un discernimento.
51Vi pare che sia qui a dare pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione! 52Saranno infatti da ora, di cinque in una casa, divisi tre contro due e due contro tre: 53saranno divisi padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro la figlia e figlia contro la madre, suocera contro la sua sposa e sposa contro la suocera.
Sono parole evidenti e misteriose a questo punto del Vangelo. È una citazione da Michea 7, 6 dove si parla della fine del mondo. Dov’è che finisce il mondo? È quando i padri sono contro i figli e i figli sono contro i padri, cioè non c’è più la trasmissione della vita. Il padre, che è quello che trasmette tutto al figlio, non gli trasmette più niente, vorrebbe farlo fuori. Il figlio, che deve ricevere, non vuole più ricevere niente e vuole far fuori le sue radici. Quindi è rappresentato come il caos assoluto nelle relazioni verticali.
Questo male del cattivo rapporto genitori figli è lo stesso cattivo rapporto che abbiamo noi col Padre. Gesù è venuto a guarirci da questo falso rapporto col Padre.
È vero il Messia porta la pace, ma non è una pace a buon mercato, è una pace a caro prezzo, è quello che dice Simeone a Maria: “una spada di trafiggerà il cuore”. Questa citazione di Luca 2, 34 dice che Gesù è come un discrimine, è venuto per rovina e risurrezione, rovina di molti e risurrezione per molti; è una specie di discrimine, spartiacque. Questo testo uscirà indirettamente nella morte in croce quando Gesù dice: “Elì Elì lemà sabactàni” e gli altri dicono che chiama Elia e aspettano di vedere se arriva Elia. Cosa significa? L’ultimo libro della Bibbia dell’Antico Testamento, come l’abbiamo noi nel nostro canone, è Malachia. Le ultime parole di Malachia sono sulla fine del mondo, quando verrà il Signore. Come verrà il Signore? Verrà mandando prima Elia e cosa farà Elia? Riconcilierà il cuore dei padri con i figli e i cuori dei figli con i padri. È il senso della croce, che è la riconciliazione piena attraverso la conoscenza dell’amore di Gesù, il Figlio, il primo uomo che crede all’amore del Padre, per questo è il figlio. Il Figlio ama tutti noi con lo stesso amore con cui ci ama il Padre e per questo anche noi siamo riconciliati. È un testo emblematico.
Testi per l’approfondimento:
Malachia 3: il giorno di Dio che viene;
Michea 7, 6: la contrapposizione nelle relazioni più strette, a livello verticale, all’interno della famiglia;
Matteo 5, 23-26: dove si dice che quando presenti l’offerta all’altare se c’è qualcuno che ha qualcosa contro di te lascia lì l’offerta e prima vai a fare la pace
Dalle catechesi di Silvano Fausti (e di Filippo Clerici)
sul Vangelo di Luca (2004-2010)
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Selezione degli estratti, sottolineature e titoli miei (MJ)