Il santuario della Nostra Signora di Aparecida è considerato come il simbolo della nazione brasiliana e la Lourdes del Brasile. Le sue origini risalgono all’ottobre del 1717: tre pescatori trovarono nel fiume Paraiba una bella immagine della Madonna della Concezione, in terracotta, nera ed alta 40 cm. La chiamarono Aparecida, perché era “apparsa” nell’acqua e trovata dentro una rete al posto dei pesci.
L’attuale santuario è il più grande ed importante dell’America Latina e un tempio della cristianità al secondo posto dopo S. Pietro. È visitato ogni anno da più di una decina di milioni di pellegrini.

La storia della Nostra Signora di Aparecida comincia nel 1717, quando si seppe che il conte di Assumar, don Pedro di Almeida e del Portogallo, governatore della Provincia di San Paolo e Minas Gerais, si sarebbe fermato nel villaggio di Guaratinguetá, durante il suo viaggio verso Vila Rica, l’odierna Ouro Preto in Minas Gerais. Per questa occasione, alcuni pescatori furono incaricati di fornire il pesce per il banchetto da tenersi il giorno dopo, in occasione della visita del conte. Tre pescatori, Domingos Garcia, Filipe Pedroso e João Alves, andarono a pescare nel fiume Paraíba. Dopo alcuni tentativi infruttuosi, gettarono le reti in un’area chiamata Porto Itaguaçu. João Alves trovò nella sua rete una statua della Madonna, ma le mancava la testa. Gettò nuovamente le reti e questa volta vi era la testa della statua. In seguito i tre pescatori provarono a gettare le reti e queste si riempirono di pesci. Per 15 anni la statua rimase nella casa di Felipe Pedroso, dove i vicini si riunivano per pregare il rosario. La devozione comincio a diffondersi: alcuni fedeli, che avevano pregato davanti alla statua, affermarono di aver ricevuto delle grazie. Il culto si diffuse in tutto il Brasile…

La devozione alla Vergine Immacolata Concezione “Aparecida”, con il passare degli anni divenne sempre più grande. Nel 1737 venne così costruita una cappella per accogliere i numerosi fedeli.

Nel luglio del 1980 fu Giovanni Paolo II il primo pontefice a visitare il Santuario di Aparecida; durante il Pellegrinaggio Apostolico il Papa devoto a Maria disse: “Sono noti i pellegrinaggi, ai quali nel corso dei secoli prendono parte persone di tutte le classi sociali e delle più diverse e lontane regioni del paese. […] Che cosa cercavano gli antichi pellegrini? Che cosa cercano i pellegrini di oggi? Proprio quello che cercavano nel giorno, più o meno remoto, del battesimo: la fede e i mezzi per alimentarla. Cercano i sacramenti della Chiesa, soprattutto la riconciliazione con Dio e l’alimento eucaristico. E ripartono fortificati e riconoscenti alla Signora, Madre di Dio e nostra”.

Nel corso di quella storica visita, durante la quale Giovanni Paolo II consacrò la Basilica alla Vergine Aparecida, il Pontefice pregò con queste parole: “Signora Aparecida, un figlio vostro / che vi appartiene senza riserva – totus tuus! – /chiamato per misterioso disegno della provvidenza / a essere vicario del vostro Figlio in terra, / si rivolge a voi in questo momento. / Egli ricorda con emozione, / per il colore bruno di questa vostra immagine, / un’altra vostra immagine / la Vergine Nera di Jasna Gora!”.

Nel 2007 fu Papa Benedetto XVI a venerare il simulacro della Vergine Maria Brasiliana; “Considero un dono speciale della Provvidenza – affermò il Pontefice – che questa Santa Messa venga celebrata in questo tempo e in questo luogo. Il tempo è quello liturgico di Pasqua, giunto alla sesta Domenica: è ormai vicina la Pentecoste, e la Chiesa è invitata ad intensificare l’invocazione allo Spirito Santo. Il luogo è il Santuario nazionale di Nostra Signora Aparecida, cuore mariano del Brasile: Maria ci accoglie in questo Cenacolo e, quale Madre e Maestra, ci aiuta ad elevare a Dio una preghiera unanime e fiduciosa”. “Com’è bello – sottolineò inoltre Papa Ratzinger – stare qui riuniti nel nome di Cristo, nella fede, nella fraternità, nella gioia, nella pace e «nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù» (At 1,14). Come è bello, […] essere qui nel Santuario Nazionale di Nostra Signora della Concezione Aparecida, che è Dimora di Dio, Casa di Maria e Casa dei Fratelli, […]. Come è bello essere qui in questa Basilica Mariana verso la quale, in questo tempo, convergono gli sguardi e le speranze del mondo cristiano, in modo speciale dell’America Latina e dei Caraibi!”.

Autore: Michelangelo Nasca
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Fonte: Vatican Insider