MCCJ

Mellatz: 25 luglio – 3 agosto 1961
ed il periodo 1961 – 1967

Parteciparono quindici Capitolari: i padri Richard Lechner, Johann Deisenbeck, Anton Baumgart, Karl Mönch, Vinzenz Kirchler, Stefan Lintermann (Segretario Generale), Alfred Stadmüller (economo generale), Wagner Michael (Superiore del Perù), Roth Matthias (Superiore del Sud Africa), Franz Xaver Bühler, Josef Würz, Lorenz Unfried (Perù) Albin Kladnik (Sud Africa), Wilhelm Kühner (Sud Africa), Karl Nagel (Perù). Il Procuratore Generale, p. Anton Fink, non poté partecipare in quanto gravemente malato. I presenti al Capitolo erano quattordici. P. Wilhelm Kühner fu eletto Segretario.

P. Richard Lechner fu rieletto Superiore Generale al primo ballottaggio all’unanimità. I padri Anton Baumgart, Wilhelm Kühner, Stephan Lintermann ed Andreas Riedl (che non era capitolare e fu contattato tramite telegramma) furono eletti assistenti generali.

Argomenti e decisioni
  • I capitolari esaminarono la situazione delle case e d edifici di Mellatz e quelli spagnoli. Fu deciso di costruire di nuovo a Josefstal e di non vendere il terreno di Messendorf. La casa di Josefstal non sarebbe stata costruita nella valle e fu discusso il modo di trovare fondi per le case di Saldaňa, Palencia e Josefstat.
  • Fu deciso che le ferie dei Fratelli sarebbero state di dieci giorni e che la veste doveva essere indossata con collare bianco o nero.
  • Fu deciso di chiudere il seminario minore di Merghenteim fino alla Pasqua successiva.
  • Fu inoltre deciso che i missionari potevano andare in ferie nei loro paesi ogni 10 anni.
  • Fu deciso di dare inizio alla revisione e rinnovo delle Costituzione e Regole.
  • Al Consiglio Generale fu data la responsabilità di comporre una preghiera per la beatificazione del Fondatore Daniele Comboni.

Nota: P. Wilhelm Kühner dette le sue dimissioni alla fine del 1961 e fu sostituito da p. Karl Mönch,

Sviluppi nel periodo 1961-1967

Sviluppi in Patria

Apertura nell’Archidiocesi di Colonia nel 1964. Sia il Cardinale che due Vescovi ausiliari negarono l’apertura adducendo la ragione che esistevano già troppi Istituti nella diocesi.
Noviziato in Spagna. Il Consiglio Generale dette il permesso di costruire la nuova casa a Palencia. Nel 1968 l’edificio di sette piani fu finito e vi furono trasferiti i novizi.

Movimento verso la Riunione

Dopo l’apertura della Procura a Roma in Viale Vaticano n. 50, scolastici del MFSC iniziarono ad andare a Roma, Questi e gli scolastici si riunivano regolarmente nell’Università Urbano VIII di Propaganda Fide.

Durante il Congresso Eucaristico, tenutosi a Monaco di Baviera, p. Battelli, vicario generale FSCJ, si incontrò con p. Lechner, Superiore Generale dei MFSC, ad Ellwangen e benché fosse un incontro privato, ambedue mostrarono interesse nella Riunione a certe condizioni.

Fra gli scolastici MFSC a Roma, due padri Josef Heer e Eric Schmid, erano particolarmente interessati a conoscere la storia e la spiritualità dei missionari Comboniani. P. Heer, in particolare, voleva sapere di più sulla vita dei “Veronenses”, come venivano chiamati i FSCJ. Perciò si recò allo Scolasticato Internazionale di Venegono Superiore, Varese, per osservare il loro stile di vita e la loro organizzazione. Fu molto impressionato dal numero dei membri alla fine del 1958: erano 1203, dei quali 100 erano studenti novizi e 50 candidati a diventare Fratelli, e che provenivano da 18 regioni diverse (oggi province) e con 77 membri non italiani. Si rese conto, in ogni modo, che la struttura internazionale non era messa in risalto.

Notò, tuttavia che l’erezione delle regioni avrebbe favorito una certa decentralizzazione dell’Istituto. Rimase favorevolmente impressionato dallo spirito missionario e la serietà della vita religiosa a dispetto dell’apertura ad idee moderne. Apprezzò anche l’amicizia dimostrata nei suoi confronti ed il desiderio di essere di nuovo uniti.

P. Lechner ed il suo Consiglio fecero circolare la sua relazione a tutti i membri del MFSC con alcuni commenti. I punti salienti erano:

– In caso di una eventuale Riunione, l’Istituto deve avere una Provincia separata, nel senso canonico del termine, includendo le case tedesche, austriache e le due in Alto Adige. Questa richiesta non era nemmeno da essere messa in discussione, a costo di abbandonare l’idea della Riunione. Le ragioni a favore della Riunione erano quelle che derivavano da un’origine ed eredità comune, inclusa la spiritualità del Cuore di Gesù.
– L’identità Comboniana nei nostri servizi missionari è sempre stata viva nei due Istituti. Siccome i “Veronenses” erano 1266 (1 gennaio 1961), ci sarebbe stato più personale disponibile per le missioni.

Non nascose le difficoltà da sormontare, che, però, potevano essere superate gradatamente con amore reciproco e comprensione.

Egli poi chiese l’MFSC di votare liberamente nel Referendum. I risultati furono i seguenti: dei 227 membri, 147 (70%) si dichiararono in favore della Riunione, previo prima un dialogo, mentre 63 (29%) furono contrari; 10 furono le astensioni e 7 i voti non validi.

Questi risultati furono comunicati a tutti i membri dal Segretario Generale p. Lintermann, il 31 maggio 1963. Il Superiore Generale, p. Richard Lechner, quindi iniziò a visitare tutte le missioni nello spirito della Riunione.

Vi era inoltre da trovare una soluzione per la situazioni in Spagna dove erano presenti ambedue gli Istituti e tutti e due conosciuti come “Missioneros Combonianos”.

Durante il Concilio Ecumenico, p. Gaetano Briani, Superiore Generale dei FSCJ, presenziò come osservatore. Il Vescovo Anton Reiterer del Sud Africa e Mons. Anton Kühner gli chiesero del personale.

Nel 1963 p. Briani visitò le case in Germania rimanendone soddisfatto del come trovò i MFSC.

Nel 1964, in risposta ad una lettera da parte di p. P. Chiocchetta consulente di Propaganda Fide e membro del Senato accademico dell’Università, Propaganda incoraggiò le iniziative volte alla Riunione.

Nello stesso anno, 1964, p. Lechner si incontrò con p. Briani per discutere, al suo ritorno dalle visite alle missioni, ulteriori passi da prendere per arrivare alle condizioni ottimali per una Riunione. L’ora era giunta, non ancora per riunirsi, ma almeno per mettersi a tavolino a discutere. Erano necessari ulteriori dialoghi e preparazione per il Capitolo del 1967.

Kontinente: 13 Istituti conglobarono le loro pubblicazioni in una sola rivista “Kontinente”. Perciò, la nostra rivista “Stern der Neger” sparì. Questa rivista aveva fatto un ammirevole servizio per la causa del nostro lavoro missionario per ben 68 anni.

Commissione Preparatoria: il giorno 11 maggio 1966 il Consiglio Generale istituì una commissione per preparare un questionario relativo alla Riunione. Lo scopo era di raccogliere punti di vista e proposte riguardanti la Riunione stessa da discutere nel prossimo Capitolo.

L’8 novembre 1966, il settimo Capitolo Generale viene convocato per il 1 agosto 1967 a Mellatz.
Furono istituite diverse commissioni per la preparazione del Capitolo, una delle quali si sarebbe occupata della Riunione.

Sviluppi nelle Missioni

SUD AFRICA

Apertura a Luckau. Questa stazione merita una speciale menzione. Nel 1960 fu acquistata e registrata come fattoria, essa era tuttavia destinata a diventare un Seminario Minore. L’8 marzo 1961 fu dato il permesso per la costruzione del seminario e di una chiesa per i fedeli della parrocchia. Fu solo nel 1967 che i nostri missionari riuscirono a prenderne possesso. L’operato era in linea con il programma Comboniano di salvare l’Africa con gli africani. Il primo rettore fu p. Vitus Grohe, mentre la parrocchia venne affidata ai padri Hubert Heller e Rudolf Friedl.

Le entrate economiche di Luckau. Derivavano principalmente dal mulino gestito ammirevolmente dai fantastici Fratelli che si occupavano anche della gente del luogo. Essi costruirono anche diverse chiese nelle stazioni più lontane come Moteteme Sterkfontein.

Il nostro primo Noviziato aprì a Luckau dove il primo sacerdote africano, p. Denis Bourhill (1980) iniziò il suo noviziato nel 1966 con p. Roth come Maestro dei Novizi. Prese i voti perpetui nel 1970 a Glen Cowie.

Schoonoordera una delle stazioni distaccate di Glen Cowie dove Fr. Valentin Poznic costruì una chiesa nel 1945. Vi si recò p. Lephaka nel 1964 ma se ne andò poco tempo dopo, e la parrocchia fu affidata alle cure di Glen Cowie fino al 1988, quando p. Anton Graft ci andò pieno di energia e voglia di fare. Oggi la parrocchia viene chiamata Sekhukhune.

Pilgrim’s Rest (il Riposo dei Pellegrini) si trovava presso le miniere d’oro e quindi c’erano molti minatori. È il più vecchio insediamento cattolico fondato da p. Welsh (OMI) nel 1875. Nel 1928 mons. Mohn costruì la nuova chiesa con l’aiuto dei proprietari della miniera e i cattolici del luogo, la maggior parte di cui erano di origine italiana.

Nel 1964 p. Arsenault si insediò nella casetta destinata ai sacerdoti di fianco alla chiesa. Il Padre era rinomato per il suo allevamento di galline e per il fatto che al sabato mostrava dei film alla popolazione.

Sabie: dal Pilgrim’s Rest p. Franz Andreas Engelhardt fondò la stazione di Sabie, dove una famiglia dalla quale prende il nome la stazione, donò il danaro per la costruzione di due chiese. Il 12 gennaio 1975 il Vescovo Reiterer le benedì. P. Lechner fu il primo parroco di Sabie.

PERÙ

Nuovi missionari arrivarono dall’Europa per adempiere ai loro impegni nelle diocesi di Tarma, Huanuco e Lima.

Huanuco

Nel 1962 p. Klose aprì la “mensa per bambini poveri” a Huanuco, dandole il nome di San Martino de Porres. In seguito il nome fu cambiato in “mensa per gli alunni di San Pietro”. Questa iniziativa che incoraggiava i genitori a mandare i loro figli a scuola continua tuttora. Attualmente più di 100 bambini la frequentano. La Caritas diocesana aveva per prima messo in atto una iniziativa simile con un dispensario per i poveri e bisognosi.

Nel 1963 i nostri missionari lasciarono Llata della quale si erano occupati dal 1949, per andare in altre missioni. Junin y Ambo nel 1963, Hecumayo nel 1964 ed altre ancora.

Seminario di “San Pablo” a Tarma. Fino al 1961 a Lima c’era soltanto un seminario per maggiorenni, vi andavano studenti provenienti da alcuni seminari per minori. Comunque gli esperti si resero conto che i seminari avrebbero prodotto più sacerdoti se fossero stati gestiti da missionari non peruviani. Quindi, mons. Anton Kühner, essendo missionari Comboniano, non poté non raccogliere la sfida. Nel 1961 P. Kuno Tosser fu incaricato di preparare un progetto e costruire un Seminario per 150 ragazzi. Nel 1964 il seminario aprì con p. Josef Lang come Rettore.

Tarma

Nel 1965 p Lorenzo Unfried tornò a Tarma come Vicario Generale e Parroco di San Miguel in Cerro de Pasco.

Nel marzo dello stesso anno il Vescovo ci affidò una seconda parrocchia “Señor de los Milagros” (Nostro Signore dei Miracoli). Il primo parroco fu p. Pedro Taschler. Da quanto viene riferito da p. Xavier Sanchez Vargas, il primo Comboniano peruviano di origine Iquitas, ed assistente-parroco. I laici si dedicavano con molta buona volontà al lavoro pastorale, i giovani chiedevano di avere l’opportunità di avere una buona preparazione per dedicarsi a questo tipo di lavoro.

Lima

Nel 1965 l’Istituto acquistò 10.500 metri quadri di terreno per la costruzione della casa provinciale.

Nel 1966 p. Briani, il Superiore Generale FSCJ, fece visita a mons. Kühner per discutere la possibilità di mandare alcuni dei nostri missionari in Perù anche in vista di una Riunione dei due Istituti.

FSCJ in Perù

A seguito d accordi presi fra p. Briani e mons. Kühner, i primi missionari FSCJ arrivarono a Yanahuanca nel 1966. Questa mossa fu fatta per due motivi: sia per dotare le parrocchie di sacerdoti, sia, per facilitare la Riunione dei due Istituti in quanto i membri potevano iniziare a collaborare.
I primi missionari furono i padri Mario Mazzoni, Juan Rovira e il Fratel Antonio Bertato.

Yanahuanca fu fondata nel 1700. Raggiunse il suo massimo splendore nel diciannovesimo secolo. Fu abbandonata allorché i missionari, nello stesso secolo furono espulsi, e al loro arrivo i nuovi missionari dovettero costruire una casa dove alloggiare e una chiesa.

Cerro de Pasco fu il secondo impegno che i FSCJ presero in Perù a Tarma, una cittadina molto speciale a 4.380 metri sul livello del mare. C’era una miniera di rame a cielo aperto di 1 km di diametro e 200 metri di profondità: il 50% delle esportazioni peruviane provenivano da questa miniera.

C’erano due parrocchie con circa 1000 parrocchiani, San Miguel e San Juan, I nuovi arrivati, i padri Eduardo Sandron, Natale Basso, e il Fratel Luigi Coronini si presero cura di san Juan. L’opera pastorale fra la gente, che aveva appena di cui sfamarsi e soffriva di silicosi che riempiva i loro polmoni, non era facile.

Mellatz 1 –30 agosto 1967
ed il periodo 1967 – 1973

Erano presenti sedici capitolari: I padri Richard Lechner, Anton Baumgart, Stephan Lintermann, Andreas Riedl, Karl Mönch, Anton Fink, (Procuratore Generale), Alfred Stadmüller (Economo Generale), Andreas Lechner, (Superiore del Perù), Franz Xaver Kierferle, Eric Schmid, Josef Stempfle, Albin Kladnik, Karl Wetzel (Perù), Josef Pfanner (Perù), Erich Schmid fu eletto Segretario.

Günter Brosig fu eletto Superiore Generale con 9 voti su 16. I padri Josef Pfanner, Karl Mönch, Josef Uhl e Vinzenz Kirchler furono eletti Assistenti Generali.

GÜNTER BROSIG fu Superiore Generale dal 1967 al 1973. Nato a Waldenburg, nella diocesi di Breslau, il 7 ottobre 1924 in una zona che a quel tempo era la Germania Orientale ed adesso fa parte della Polonia. Seguì gli studi teologici e noviziato a Bamburgo. Dopo la sua ordinazione andò in Sud Africa nel 1953 dove risiede tuttora a parte i sei anni in cui fu Superiore Generale. Dimostrò grande interesse nella Riunione e lo sviluppo delle fondazioni spagnole. Fece inoltre quanto poteva per potenziare le vocazioni nell’Istituto. Persona semplice senza tante esigenze, riusciva ad andare d’accordo con tutti. Fedele alle tradizioni dell’Istituto, non solo si augurava la Riunione ma seguiva con interesse gli avvenimenti.

Argomenti e decisioni

La Riunione. Da quanto abbiamo già visto, era evidente che il problema della Riunione sarebbe stato l’argomento dominante del Capitolo. E così fu. Vale la pena ricordare che il 1967 segnava il centenario della fondazione dell’Istituto Comboniano, la speranza di una Riunione nel nome del Fondatore era auspicabile tenendo conto anche del fatto che ambedue gli Istituti si riconoscevano nelle comuni origini.

La relazione sull’argomento Riunione fu affidata a p. Josef Uhl, da discutere durante la prima settimana del Capitolo. Presentò le ragioni pro e contro la Riunione, che furono seguite da una lunga discussione. Alla fine, fu chiesto a tutti se desideravano discuterne ulteriormente. La richiesta fu messa ai voti ottenendo una grande maggioranza di consensi. Tanto che aspettavano con impazienza l’arrivo di altri capitolari che non erano ancora arrivati. La condizione principale era quella di avere una provincia nel senso canonico, con chiari termini di riferimento, come abbiamo già visto nella lettera del Consiglio Generale. A p. Uhl fu data la responsabilità di elaborare la struttura ideale di una tale Provincia. Il Capitolo accolse la presenza dei FSCJ in Perù.

Discussione sulle condizioni dei Fratelli. Il Capitolo accettò la possibilità che i Fratelli fossero ordinati diaconi quando necessario.
La proposta di avere un Consiglio speciale per i Fratelli non fu accettata. Comunque, il Superiore della comunità avrebbe potuto nominare un Fratello come membro del Consiglio della Comunità. La preparazione spirituale e professionale era, si sottolineò, assolutamente necessaria. A questo fine in ogni regione, un sacerdote avrebbe avuto la responsabilità per i Fratelli. In Germania, questo compito fu affidato all’Assistente Generale Karl Mönch.

Uno Statuto per le Missioni. Con alcune opportune variazioni, fu adottato quello dei FSCJ. Lo statuto includeva la direttiva che i conti della comunità fossero tenuti separati dai conti della parrocchia.

Trasferimento della Casa Madre. Fu deciso di trasferire la casa generalizia vicino a Monaco di Baviera, ma poi non se ne fece nulla.

Il Consiglio Generale fu autorizzato ad apportare dei cambiamenti nelle Regole “ad experimentum”. Questo si poteva fare solo dopo averne fatta richiesta scritta ai capitolari.

Una proposta fu fatta che contemplava la possibilità di occuparsi di alcune parrocchie in Europa, ma non fu accettata, si suggerì che questo avrebbe potuto essere fatto solo in caso di emergenza per la durata di tre anni.

Il periodo fra il 1967 ed il 1973

Sviluppi in Patria

a. Fu deciso di nominare una commissione composta dai seguenti padri Jopseph Uhl, Josef Heer, e Stefan Lintermann, che prendesse in considerazione alcuni cambiamenti da apportare alle regole da sottoporre al Consiglio Generale

b. P. Vinzenz Kirchler, assistente generale, morì in un incidente a Graz il 6 novembre 1967 all’età di 53 anni. Durante la “Konsulta” del 13 dicembre 1967 p. Karl Sieberer fu chiamato a sostituire p. Vinzenz, ma il 25 marzo 1973 anch’ morì in un incidente a Premstätten all’età di 58 anni.

c. Il 28 agosto in ottemperanza ai desideri del Capitolo fu scritta una lettera a p. Briani riguardante le Riunione. Era firmata da p. Günter Brosig, Superiore Generale e p. Schmid. Segretario del Capitolo. La lettera era a favore della Riunione, ma alle condizioni che già abbiamo fato notare circa la Provincia. Questo documento, però conteneva una ulteriore richiesta: il Sud Africa e il Perù sarebbero rimasti ai padri provenienti dalla Provincia di lingua tedesca.

d. Bad Mergentheim. Tramite lettera datata il 17 marzo, il Vescovo ci proibiva di avere più di 25 studenti nel nostro seminario. A causa della diminuzione delle vocazioni lo steso seminario fu chiuso nel 1978, i padri rimasero comunque per attività pastorali finché non fu venduto nello stesso anno. Il seminario dette comunque frutti, furono ordinati 11 sacerdoti: 8 Comboniani e tre Diocesani.

e. Richiesta da Esmeraldas in Ecuador nel 1968. Il Vescovo Barbisotti fece richiesta di personale al MFSC. Ricevette una risposta positiva solo nel 1972 quando p. Adalberto Möhn fu finalmente in grado di recarsi alla missione di Barbon. Vi rimase fino al 1977, e andò nel Perù nel 1978.

f. Nel 1972, un Consiglio provvisorio di Fratelli fu istituito in vista del Capitolo che doveva iniziare il 22 giugno 1972. Il consiglio era provvisorio, appunto perché il Capitolo del 1967 non pensò di costituirlo, fu poi accettato dal Capitolo del 1973. I membri erano bruno Haspinger, Erich Stöferle e Edward Magler. Al momento delle votazioni i membri erano 230. Anche tre Fratelli furono eletti a partecipare. Fu deciso che, per questa volta, il Procuratore di Roma, il Segretario Generale, e l’Economo Generale sarebbero stati membri “ex jure”del Capitolo.

g. Il consiglio Generale decise che le vacanze in patria potevano essere fatte ogni cinque anni.

h.Il Centro per Fratelli fu fondato a Barcellona in Spagna nel 1972 per sia i MFSC sia i FSCJ. Lo staff era composta da p. Alois Eder (MFSC), p. Domingo Campdepadrós Aynés (+1995), Fratel Giuseppe Bulgaro (ambedue FSCJ).

i. I padri Anton Graf e Edward Folk furono eletti osservatori alla riunione inter-capitolare del FSCJ.

l. Nel 1973 l’Istituto ricevette un lascito a Tananarife. II consiglio Generale lo offrì ai confratelli spagnoli che non lo accettarono, per cui fu venduto.

Sviluppi nelle Missioni

Sud Africa

Già il 22 marzo del 1966 il Vescovo Reiterer aveva fatto richiesta a p. Briani per missionari. La richiesta ottenne risposta positiva a patto che i missionari fossero mandati nelle stessa comunità.

P. Andrea De Maldé, p. Aldo Chistè, e Fratel Mario Adani presero in consegna la Missione di Waterval nel 1967. Fu così che l’anno in cui si celebrava il centenario della fondazione erano presenti in ambedue le missioni dei MFSC, cioè Perù e Sud Africa, anche i FSCJ. Lo spirito unificatore di Comboni stava ritornando.

I tre missionari erano veterani del Sudan. Fratel Adani che morì nel 2000 all’età di 91 anni era un esperto architetto ed abile rabdomante, in grado di scoprire falde acquifere nel sottosuolo.

I missionari ricevettero il visto il 4 febbraio 1969, mentre i nuovi arrivati, p. John Converset e Fratel Padovan, che arrivarono nel novembre del 1968, ricevettero il loro Visto prima di partire per il Sud Africa. La parrocchia si sviluppò velocemente grazie anche alle chiese costruite da Fratel Mario Adani.

Highover era una stazione di White River acquistata nel 1965 e fu scelta da p. Brosig come Sede del Superiore Regionale. Il suo successore p. Franz Koch voleva venderla e p. Brosig, controvoglia dette il suo permesso nel 1968 dopo una decisione presa dalla Consulta.

Fu negata una richiesta di personale dal Botswana nel 1969.

Steelpoort. Fu acquistato dal Vescovo Reiterer nel 1969. Era un investimento e la fattoria fu venduta ad una fabbrica di cromo nel 1975. I nostri missionari la lasciarono alla diocesi nel 1976.

Perù

Il 13 marzo 1969 p. Lorenzo Unfried fu nominato Vescovo Ausiliare di Arequipa. Fu consacrato a Tarma l’11 maggio dal Vescovo di Arequipa mons. Leonardo Rodriguez Ballon. La sua presenza fu la ragione per i MFSC di aumentare il loro numero, dapprima con un solo sacerdote nel 1973.

Lima – Monterrico: la nuova casa provinciale fu completata e il 2 luglio 1969 fu ufficialmente aperta. Fu dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Da Huanuco, il provinciale ne prese immediatamente possesso.

Lima – Chorillos 1970: P. Mario Mazzoni fu chiamato a dar vita ad una nuova parrocchia a sud est di Lima. Si doveva ancora iniziare a costruire, per cui inizialmente p. Mario trovò aiuto e alloggio a Lima Monterrico finché un brav’uomo di origini italiane gli dette una casa a patto che la dedicasse alla Vergine Maria. La casa fu finita il 27 febbraio 1971. Ad agosto dello stesso anno iniziarono i lavori per la costruzione della chiesa. La casa fungeva anche da “pied-à- terre”per i FSCJ che lavoravano nelle montagne. Era necessario avere un cambio di clima ogni tre mese.

Il famoso Santuario “Seňor de Muruhuay”. La devozione al crocefisso in questo Santuario inizia il 3 marzo 1835 quando un pastore, per caso vide un crocefisso dipinto su una roccia sul versante di una collina. La tradizione vuole che fosse dipinto da un angelo. Fu costruita una cappella e la devozione della gente locale crebbe. Il santuario si trova a soli 11 chilometri da Tarma, nei pressi di Ucabamba. Per promuovere la devozione popolare e far sì che il Santuario diventasse centro di spiritualità e catechesi, fu deciso di ingrandire la cappella. Fratel Bruno Tösser costruì un grande Santuario moderno che fu inaugurato il 5 febbraio 1972.

Rappresentante speciale. Fino a questo momento il gruppo dei FSCJ erano sotto la diretta responsabilità del Superiore Generale ed il suo Consiglio. Nel 1973 fu nominato un rappresentante permanente nella persona di un uomo esperto e veramente buono, p. Umberto Pasina (+ 1992 a 79 anni).

Annotazione:

I vari passi fatti dai due Istituti riguardanti la questione della Riunione dal 1969 al 1979 sono descritti nel Capitolo Quindici di questo libro.

La crisi generale della Chiesa influì su tutti gli Istituti sia positivamente che negativamente, inclusi i MFSC. Si può trovare un’analisi di questa crisi nel Capitolo Dodici di questo libro.

Un segno di questa crisi era la sfida alla vita comunitaria, alle autorità, alla vita di castità. Queste sfide crearono nuove mentalità:

  • Molti sacerdoti e religiosi, sia Fratelli che Suore abbandonarono la vita che avevano abbracciato.
  • Il numero di giovani che si votavano al sacerdozio e alla vita religiosa diminuì drasticamente.

Comunque, questi cambiamenti portarono con loro dei vantaggi:

  • Alcuni si interrogarono sulle ragioni per cui avevano scelto la vita consacrata ed il sacerdozio e scoprirono che le loro ragioni non erano genuine. Non erano diventati ciò che erano per l’amore di Dio e del prossimo.
  • Altri ritennero che gli anni da loro dati al Signore erano sufficienti. Alcuni pensavano che una volta presa la loro decisione, dato il nuovo clima di libertà che imperversava essi potevano tranquillamente. cambiare idea.

Le seguenti statistiche del MFSC mostrano numericamente questa crisi.

AnnoNuovi MembriVTVPTotaleDifferenza%
1964-196948302321676%
1969-197426112131348%
1975 -19795
33265%
Totale794374831

MONS ANTON KÜHNER: un pellegrino, un Pastore, Vescovo di Tarma. Bachenau (Baden Württenberg (1/5/1914 – La Oroya (Perù) 2/1/1991.

La diocesi di Tarma non dimenticherà facilmente questo periodo di servizio generoso durante il quale promosse sia l’incremento spirituale che quello sociale, nonché il progresso materiale e culturale della gente a lui affidata. Degni di nota sono i cinque “clubes de madres”nella città di Tarma. Essi iniziarono semplicemente, come filiali della Caritas e poco a poco diventarono una formidabile organizzazione per le attività caritatevoli.
Cappelle, Chiese parrocchiali, la casa dei sacerdoti di San Martino de Porres, centri sociali, ed il Seminario Minore di San Pablo furono frutto delle sue iniziative.
Sapeva come organizzare e fidarsi della gente. Scrisse:

Tutti i quartieri attorno alla città, che alloggiano più di metà della sua popolazione, si stanno adesso organizzando da un punto di vista religioso: lo stesso sta succedendo nelle parrocchie della montagna. Dobbiamo qui lodare i religiosi e le religiose, i figli e figlie di Montfort di Paucarbamba, i Missionari Comboniani di San Pedro e la parrocchia del Patrocinio. La Diocesi di Huànuco è anche responsabile per le Province di Tocache e Uchiza, con un’area di 12.000 km quadrati, centro di coltivazione di coca e traffico di droga. Il Senderismo è un movimento Marxista che mira alla rivoluzione globale, perciò ha un’influenza perniciosa in tutta la diocesi.”

Da buon filosofo si occupava delle cose essenziali, lasciando la stesura di documenti, l’economia e quant’altro nelle mani di altri. Era sempre puntualissimo e lasciando la Prelatura disse, “In 22 anni sono arrivato in ritardo forse due sole volte.” Non fissava appuntamenti per i suoi visitatori, accoglieva tutti con calma e cordialità. Non voleva assentarsi dalla diocesi e diceva”Quello che è importante è la presenza del Pastore – la Residenza pastorale è la presenza del Pastore “

Il 20 settembre 1980 mons. Kühner ritornò a Huanuco come Vescovo residente. Viaggio ovunque nella diocesi per visite pastorali e per animare la sua gente con la Parola del Signore. Mons. Kühner fu “il filosofo” della Conferenza Episcopale ed era solito ridurre importanti problemi entro i loro propri principi fondamentali.

Ogni tanto inviava ai suoi fratelli Vescovi trattati che riguardavano vari argomenti; come la teologia della liberazione che contenevano obiezioni e soluzioni o comunque, risposte. Preparava sempre personalmente le sue lezioni di filosofia e teologia per i suoi seminaristi. “Ma dove trova il tempo per fare tutto?”, gli chiedevano. “Preparo le lezioni alzandomi alle quattro del mattino”, era la risposta.

Vittima di un incidente stradale, morì nell’ospedale di Obrero di La Oroya il 1 febbraio 1991.