Vangelo del giorno

Testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

di Paolo Curtaz
Quanta saggezza in Dio! Noi vorremmo fare come i contadini della parabola: pieni di zelo vorremmo estirpare le erbacce dal buon campo di grano, ammirare il biondeggiare delle spighe pensando già al raccolto. Ma non è così: chi fa il contadino sa bene che richiede fatica e costanza la coltivazione, che bisogna sempre combattere contro una natura ostile che vuole riprendersi quanto le strappiamo per il nostro fabbisogno. Così nella nostra vita spirituale; come vorremmo presentarci a Dio circonfusi di santità e di ogni virtù! Ora che abbiamo incontrato il vangelo, come vorremmo imitare le azioni eroiche dei santi e dei martiri! L’uomo vecchio, invece, continua ad abitare accanto a noi e spesso facciamo l’esperienza di un combattimento interiore che ci spinge a fare ciò che non vorremmo e che ci fa del male. È saggio, Dio, e ci invita a non voler essere troppo precipitosi: zizzania e grano convivono, in noi e nel mondo. Quando sarà il momento, quando le spighe saranno sufficientemente grandi, potremo fare le opportune cernite. Ma, e quanto mi piace questa annotazione!, corriamo il rischio di strappare le spighe. Viviamo nel discernimento e nella pazienza.

di Franco Mastrolonardo
Dicono che il diavolo sia lo scimpanzé di Dio, cioè il suo grande emulatore e allo stesso tempo il suo fine falsario.
È così Dio semina la Parola nei terreni fragili e complessi degli uomini prendendo a prestito il nobile lavoro del contadino e anche lui, il demonio, si maschera da agricoltore per andare a seminare esattamente dove semina Dio. Dio semina il grano, lui la zizzania, Dio semina la Parola, il diavolo la menzogna. Dio semina i figli del Regno e lui i figli del maligno.
Così il terreno del mondo, il giardino dell’Eden viene contaminato.
Non c’è niente da fare: ormai dobbiamo convivere, grano e zizzania insieme. E non ci venga in mente di far piazza pulita della zizzania perché anche dentro di noi coesistono grano e zizzania. Rischieremmo un suicidio collettivo!
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