Vangelo del giorno

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

di Luigi Maria Epicoco
“Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore”.
Il suggerimento del Vangelo di oggi è decisivo per ciascuno di noi. Scopri in che posto hai messo il tuo cuore e capirai cosa tu consideri tesoro. Potresti rimanere stupito. Potresti accorgerti che la banca dove hai depositato il tuo cuore non è particolarmente sicura e più che renderti qualcosa ti consuma in ansia, paura ed energie. Potresti accorgerti che ci sono posti dove i tesori si consumano e dove ladri scassinano e rubano. E poi invece ci sono posti che sono luoghi sicuri dove il tuo cuore ti frutta cento volte tanto e ti garantisce un retrogusto di paradiso già sulla terra. In certi investimenti bisogna essere santamente furbi. Il cielo è un posto sicuro dove mettere il cuore perché se il tuo cuore è lì allora funziona anche la terra. Ma il Vangelo non dice questo per farci vivere alienati, ma per farci vivere secondo una logica non più mondana. Avere il cuore in cielo significa coltivare una vita di fede che produce in me libertà interiore tanto da liberare ogni cosa che facciamo sulla terra e in questa vita.  Poi il Vangelo continua:
“se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!”,
che tradotto significa che non è solo importante la luce, ma è importante in che modo quella luce entra dentro di noi. Se ci sono ferite, impedimenti, peccati che ostruiscono la vista della luce, allora dentro di noi è buio fitto. Un po’ come coloro che invece di prendersela con la luce che non illumina abbastanza si devono accorgere che se pulissero i vetri delle finestre la situazione cambierebbe radicalmente.
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Gesù mette in guardia da quel gran male che è la smania di accumulo di roba e di denari:
realtà tutt’altro che stabili nel tempo, segnate dalla caducità e minate da tante forze distruttive
L’invito è invece ad accumulare tesori in cielo dove caducità, vanità, invecchiamento e morte non sono di casa.
Ed ecco l’affermazione sapienziale:
” Dov’è il tuo tesoro sarà anche il tuo cuore”.
Srotolare queste concise parole nella mia, nella tua vita, vuol dire sostanzialmente chiedersi:
Che cosa ha valore primario nella mia esistenza?
Che cosa il mio cuore più di tutto desidera? Acquistare sempre più roba, migliorare sempre più arredamenti, look e beni di consumo che rendono facile, comoda e gradevole la vita?
Insomma:
tesoro per me è giocarmi nell’avere o non piuttosto nell’essere?
Nel secondo caso, mio tesoro è crescere nella conoscenza e più ancora nel volere ad ogni costo il primato del dare amore, mio tesoro è far di ciò che è vero buono e bello, non solo una festa di santi pensieri ma un impegno quotidiano per essere, di fatto, ricco di nuova umanità evangelizzata da Cristo e irradiante stile nuovo di vita.
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