Vangelo del giorno

Mercoledì della X settimana del Tempo Ordinario 
Mt 5,17-19: Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

Commento

di Silvano Fausti
Qui ci troviamo col Vangelo di Matteo che è rivolto a dei cristiani che vengono dal Giudaismo e vuol mostrare come in Gesù si compia la legge mosaica e la profezia, cioè Gesù è il compimento della promessa a Israele, e quindi è anche un tema che è molto interessante anche per noi perché effettivamente Gesù è comprensibile solo come compimento della promessa di Israele. E poi circa il discorso della legge, chi ha fatto Paolo ha già sentito il discorso di Paolo sulla legge, come Gesù ci libera dalla legge, dalla schiavitù della legge, nel senso che la Legge è buona, è il cammino per la vita, è il custode della vita, ma la legge non dà la vita. Se è giusta la legge, punisce chi sbaglia, quindi ti dice dov’è l’errore. Siccome tutti sbagliamo, la legge non fa altro che evidenziare i nostri errori, quindi la legge non salva nessuno ma ci condanna tutti. Quindi siamo tutti sotto la condanna della Legge e la schiavitù della legge e Gesù è venuto a liberarci con la sua morte in Croce da questa condanna. da questa schiavitù. Quindi Gesù è il compimento della legge, quindi quello che Lui fa e dice è semplicemente quel cammino che Dio concede a ogni uomo in Gesù e il dono che ci fa di poter vivere da uomini nuovi, da uomini che sanno finalmente vivere la legge, e per legge si intende ormai qualcosa di preciso, non l’insieme di tutte le minuzie, ma la legge intesa come amore di Dio e amore del prossimo. E chi ama compie tutta la legge.


di Paolo Curtaz
Vivere le beatitudini dona sapore alla vita e ci fa diventare luce per il mondo. Ma ad una condizione: di non svilire la portata profetica e destabilizzante del Vangelo e di non cambiarne neppure una virgola o un trattino. Quando Gesù dice di non essere venuto a cambiare nemmeno un segno della Legge non si riferisce certo ai troppi precetti degli uomini che ne hanno ampliato a dismisura e stravolto il vero messaggio! Nelle nelle pagine che seguono le beatitudini Gesù affronterà numerosi precetti riportandoli alla loro origine, cambiando ben più di una virgola! Ciò che non vuole cambiare è l’idea di fondo di quei precetti, quel desiderio di Dio di fornire a noi uomini una strada verso la felicità. I precetti, le norme date da Dio non fanno parte della burocrazia divina che si aggiunge a quella umana, già di per sé insostenibile. Al contrario Dio offre un percorso di libertà, non di anarchia, là dove si sostituisce alla norma il proprio appetito e si diventa schiavi delle proprie passioni. Ma di libertà autentica che passa nello scoprire il grande progetto che Dio ha sull’umanità e su di noi. Prendiamo molto sul serio le parole del Vangelo!

Risonanze della Parola