L’annuncio di Francesco oggi all’Angelus, il fatto che la prossima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi si svolgerà in due sessioni distanziate tra di loro di un anno, nell’ottobre 2023 e nell’ottobre 2024, sta a indicare quanto stia a cuore al Papa questo sogno che poco a poco si trasforma in realtà. C’è bisogno di far tesoro dei tanti contributi che sono arrivati e che arriveranno dalle assemblee continentali, così ogni battezzato si senta chiamato a questo cammino in comunione con i propri pastori. C’è bisogno di non sprecare questa grande occasione evitando di applicare vecchi schemi e vecchie agende – quella “indietrista” o quella progressista – che danno sempre per scontato e per acquisito il punto di partenza, la fede del popolo di Dio, finendo per concentrarsi soltanto su singoli temi, per battaglie ideologiche di retroguardia e autoreferenziali. …
L’annuncio di Papa Francesco all’Angelus ci dice che la sinodalità nella Chiesa è un processo e non maquillage, cioè un frettoloso adeguamento di qualche struttura ecclesiale perché in realtà nulla cambi. Prolungare il tempo dell’assemblea ordinaria del Sinodo, portandolo da uno a due anni, significa, in fondo, ritenere più importante il metodo rispetto agli stessi singoli temi finora emersi, che pure andranno affrontati. Il processo di coinvolgimento, incominciato nel 2021 dalle Chiese locali, ha portato ben 112 (su 114) conferenze episcopali a realizzare un discernimento rispetto a quanto emerso dall’ascolto del popolo di Dio. È un inizio nel segno della speranza.
ANDREA TORNIELLI
16 ottobre 2022
http://www.vaticannews.va
Il Papa: due sessioni del Sinodo, dimensione costitutiva della Chiesa
Al termine della preghiera mariana, il Papa ha annunciato che i frutti del cammino sinodale sono molti e pertanto hanno bisogno di maturazione. Da qui la decisione di svolgere due sessioni del Sinodo nell’ottobre 2023 e nell’ottobre 2024
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
16 ottobre 2022
http://www.vaticannews.va
Il cammino sinodale della Chiesa è nel cuore di Francesco ma richiede di “non avere fretta”. Lo sottolinea al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, ricordando che il 10 ottobre dell’anno scorso si è aperta la prima fase della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. “Da allora – spiega – si sta svolgendo nelle Chiese particolari la prima fase del Sinodo, con l’ascolto e il discernimento. I frutti del processo sinodale avviato sono molti” e questo impone un momento di maturazione.
Pertanto, allo scopo di disporre di un tempo di discernimento più disteso, ho stabilito che questa Assemblea sinodale si svolgerà in due sessioni. La prima dal 4 al 29 ottobre 2023 e la seconda nell’ottobre del 2024. Confido che questa decisione possa favorire la comprensione della sinodalità come dimensione costitutiva della Chiesa, e aiutare tutti a viverla in un cammino di fratelli e sorelle che testimoniano la gioia del Vangelo.
Cammino nel cammino
In un comunicato della Segreteria generale del Sinodo, pubblicato oggi, si spiega che “Papa Francesco si è richiamato alla Costituzione Apostolica Episcopalis Communio che contempla questa possibilità” nell’articolo 3. “Tale decisione – si legge – scaturisce dal desiderio che il tema della Chiesa sinodale, per la sua ampiezza e importanza, possa essere oggetto di un discernimento prolungato non solo da parte dei membri dell’Assemblea sinodale, ma di tutta la Chiesa”. Una scelta “in continuità con il percorso sinodale in atto”. “Il Sinodo – recita il comunicato – non è un evento ma un processo, in cui tutto il Popolo di Dio è chiamato a camminare insieme verso ciò che lo Spirito Santo lo aiuta a discernere come essere la volontà del Signore per la sua Chiesa. Pertanto, l’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi assumerà anch’essa una dimensione processuale, configurandosi come ‘un cammino nel cammino’, allo scopo di favorire una riflessione più matura per il maggior bene della Chiesa”.