Dal 29 settembre al 2 ottobre 2022, la città di Milano accoglierà il 2° Festival della Missione, promosso da Fondazione Missio – organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana – e dalla Conferenza degli Istituti Missionari presenti in Italia.
Il Festival è un tempo e uno spazio di festa, riflessioni, esperienze in cui narrare la fede così com’è vissuta nelle periferie. I fatti, ma anche e soprattutto ciò che di invisibile, misterioso e prezioso già sta nascendo: un modo nuovo per un nuovo mondo, fondato sulla fratellanza umana e l’amicizia sociale, in cui riconoscerci tutti fratelli e sorelle.
Il Festival della Missione si svilupperà su due anni sociali (2021/2022 e 2022/2023) in tre fasi: un PRIMA, un DURANTE e un DOPO il Festival.
L’intenzione è quella di costruire un percorso armonioso e fecondo, preparare il terreno perché possa ricevere e custodire i molti semi che saranno gettati in vista del e durante il Festival, di cui raccogliere in seguito i frutti.
Il Festival della Missione è un evento nazionale, ospitato dall’Arcidiocesi di Milano. Le giornate del Festival si svolgeranno a Milano, ma gli eventi e le iniziative pre e post Festival potranno interessare l’intera diocesi, così come essere proposte, rimodulate secondo il contesto, in altre diocesi italiane.
IL TITOLO E I TEMI DEL FESTIVAL DELLA MISSIONE
Vivere per dono è il titolo scelto per il Festival: tre parole dense di significato, che faranno da filo conduttore per tutte le iniziative promosse e organizzate o da nucleo di riflessione per quelle di confronto e formazione.
La Missione è di Dio e viene da Lui: è un enorme dono d’amore che ci fa e che si rinnova ogni giorno. La comunione di questo amore tra le persone della Trinità dà forma alle esperienze di fratellanza che viviamo tra noi, e che desideriamo sempre più vivere con altri. La Chiesa non può che essere missionaria, sempre, seguendo il mandato di Gesù che la invia fino agli estremi confini della terra. Questa missione parte da casa nostra, dallo stile con cui viviamo, dal tipo di annuncio che proponiamo. In questo senso la missione è dono, gratuito, sorprendente, inatteso e inaspettato che riplasma completamente la nostra vita.
Vivere – La vita è l’esperienza quotidiana, continuativa, significativa di tutti gli esseri umani e di tutto ciò che ha respiro. La vita è assodata e scontata e al contempo preziosa e fragile; fluisce spontaneamente e al contempo richiede cura e attenzione. Ne abbiamo fatto vivida esperienza con la pandemia, che non ha comunque azzerato la vita, che si va ristrutturando.
Per – Il ‘per’ è transizione, indica per chi o per che cosa si agisce. Il ‘per’ è la relazione, con l’altro e con la casa comune. Il ‘per’ è un ponte che ci conduce verso un obiettivo o verso uno stile di vita. Se poi uniamo ‘per’ a ‘dono’ si apre lo scenario delle motivazioni, delle ragioni del nostro agire; della gratuità e della volontà di ‘riparazione’.
Dono – È gioia, è legame; è concreto segno di amore, attenzione, cura. Sottintende la logica della gratuità, della festa, della celebrazione, del ‘traboccamento’, dell’eucarestia e del ‘dare la vita’. .
IL PROGRAMMA E GLI OSPITI
Più di 100 gli ospiti, italiani e internazionali, che interverranno nei 29 eventi del programma principale con il titolo “Vivere per dono” e nel ricco calendario del “Festival è anche”; oltre 150 i testimoni missionari che animeranno aperitivi ai bar e bistrot del centro; 200 volontari ad aiutare nella gestione delle oltre 30mila persona attese; oltre 20 strutture religiose e parrocchie ad accogliere le 1.500 persone che da tutta Italia hanno già segnalato richiesta di ospitalità.
La location scelta come polo dell’evento sono le Colonne di San Lorenzo, un luogo dal doppio significato, cuore della Milano cristiana e ritrovo della movida milanese e dei più giovani. Ma sono previsti incontri anche in altri luoghi significativi, come la Casa Circondariale San Vittore e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, così come la Messa domenicale in Duomo, con i cori di giovani di diverse realtà della diocesi di Milano. Il filo rosso della missione connetterà anche la stessa Basilica di Sant’Eustorgio, dove i missionari cureranno momenti di spiritualità, con la Basilica di Santo Stefano, dove sarà allestita per i giorni del Festival la mostra Missio Milano; Palazzo Lombardia, per una mostra e spettacoli teatrali, con la sala conferenze del Museo diocesano, che ospiterà presentazioni di libri e un incontro sulla moda etica, e la Chiesa di S. Giorgio, con i laboratori su giustizia riparativa e Agenda 2030.
Venerdì 30 settembre, sarà presente anche il Presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, nel convegno “Far fiorire la vita – La missione Maddalena” (ore 11), sull’annuncio della Buona Notizia in un mondo ferito, mentre durante il convegno “Giustizia e con-dono” (ore 18), la Ministra della Giustizia Marta Cartabia approfondirà, con il criminologo Adolfo Ceretti e la cappellana del carcere femminile di Santiago del Cile Nelly León, il tema dei percorsi di giustizia riparativa.
Economisti di differenti scuole si confronteranno sulle vie per un mondo più equo e solidale, sabato 1 ottobre, durante il convegno “Oltre l’economia che uccide”. Saranno significative le parole di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, del senatore a vita Mario Monti e dell’attivista indigeno contro la deforestazione in Amazzonia, Adriano Karipuna.
Tra gli ospiti protagonisti ai vari convegni e incontri, chiamati a declinare il significato del titolo “Vivere per dono”, nella sua doppia accezione di gratuità e perdono, segnaliamo padre Christian Carlassare, missionario comboniano e vescovo di Rumbek, in Sud Sudan, dove è sopravvissuto a un attentato; il religioso camilliano, padre Bernard Kinvi, che nel Centrafrica sconvolto dalle violenze arrivò a proteggere fino a 1.500 musulmani; padre Pier Luigi Maccalli, missionario della SMA, e suor Gloria Cecilia Narvaez, francescana di Maria Immacolata, accomunati dall’esperienza di un lungo rapimento in Africa; Zakia Seddiki, che prosegue, con l’associazione Mama Sofia, la missione del marito Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in Congo.