Una modalità alternativa o complementare alla Lectio Divina
Benedetto XVI (2.2.2011, ai religiosi):
“Siate scrutatori della Parola, attraverso la lectio divina, poiché la vita consacrata “nasce dall’ascolto della Parola di Dio ed accoglie il Vangelo come sua norma di vita”.
Lectio Divina e Scrutatio
La ‘Scrutatio’ si muove nella linea della Lectio divina, secondo uno stile ebraico.
Infatti, dalle antiche tradizioni ascetiche sono giunti a noi almeno due metodi per “entrare” nel cuore delle Sacre Scritture:
– la scrutatio(perlustrazione, che è la forma più antica, già degli ebrei; cf. Gv 5,39: “voi scrutate le scritture…”; Gv 7,52: “Scruta e vedrai che nessun profeta viene dalla Galilea”).
– la lectio divina (lettura della parola di Dio, che è la forma invalsa presso i monaci, grandi “ruminatori” della Parola).
Descrizione del metodo
Si tratta di un approfondimento della meditatio cercando il senso di una parola o di un versetto in tutta la Bibbia (tenendo conto della sua unità e che la Parola si interpreta con la Parola). S. Antonio (da Lisbona) lo insegnò ai suoi fratti.
Si legge un passo della Bibbia; ciascuno sceglie un versetto dal quale è colpito e da cui partire nella sua preghiera. Con la Bibbia di Gerusalemme, uno prega e riflette usando i riferimenti delle note e i versetti paralleli o comunque legati a quello prescelto e indicati nel margine della pagine. Su un quaderno si cominciano ad annotare i versetti, scrivendo anche quello che ciascuno man mano riflette a partire dalla propria esperienza di vita. Ne esce una specie di albero dove si può cogliere e gustare il frutto della Vita.
Quindi, il metodo della Scrutatio della Parola consiste concretamente:
– Nell’appuntare un primo versetto biblico che colpisce in modo particolare,
– Aggiungendo poi via via altri testi paralleli con una diramazione progressiva.
– Racchiusa questa specie di albero di testi scritturistici all’interno di un cerchio,
– Si aggiungono all’esterno le risonanze o reazioni interiori che un determinato versetto suscita nel cuore.
– Arrivati a un testo che illumina una situazione della nostra vita, si lascia che la Parola incarnata ci parli: è il momento del silenzio, dell’ascolto, della contemplatio.
Vedi Libro “Il tuo volto Signore, io cerco. A scuola di preghiera scrutando le Scritture” (Quaderni del noce) di Lorenzin Tiziano