L’equinozio d’autunno

Il termine “equinozio” deriva dal latino aequinoctium (“notte uguale”) e sta ad indicare i due giorni dell’anno nei quali il dì e la notte hanno identica durata.

Stagioni

L’equinozio d’autunno, momento nel quale il Sole si trova allo zenit dell’equatore, è il convenzionale spartiacque fra la stagione estiva e quella autunnale. Alla data del momento equinoziale inoltre, come avviene durante l’equinozio di primavera, il giorno e la notte hanno esattamente la stessa durata.

Sebbene si sia soliti dire che l’equinozio d’autunno cade il 23 Settembre, tale data non è certa in modo assoluto. La causa si ritrova nella cosiddetta “precessione degli equinozi”, un moto rotatorio dell’asse terrestre che causa lo spostamento, di volta in volta, dell’esatto momento equinoziale.

La terra si prepara al sonno e il sole al suo regno oscuro. Il sole scende letteralmente agli “inferi” e le tenebre cominciano a prevalere sulla luce. Luce e tenebra sono di nuovo in equilibrio perfetto. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano a ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi. La Madre Terra riposa. E’ tempo di bilanci: sappiamo ciò che è stato seminato e si può constatare quali frutti abbiamo veramente raccolto. l’Equinozio d’Autunno va visto come una festa rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E’ tempo di volgersi all’interiorità. Nella parte declinante della Ruota dell’Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte e ci prepariamo per l’arrivo dell’inverno.

“Io darò al vostro paese la pioggia al suo tempo: la pioggia d’autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo olio” (Deuteronomio 11,14).

Preghiera per l’Autunno

Autunno

INTERCESSIONE
℟. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!

Perché noi e gli uomini tutti riconosciamo che tutto viene da te, o Padre, e che ogni frutto della terra è un tuo dono. ℟.

Perché quelli che lavorano sappiano condividere il frutto della loro fatica e nessuno tra di noi sia bisognoso. ℟.

Perché i colori dell’autunno e la varietà dei frutti della terra ci aiutino a discernere la bellezza e la bontà della creazione. ℟.

ORAZIONE
Preghiamo:

Signore, Dio dell’universo, nel giorno dell’equinozio, inizio dell’autunno, noi ricordiamo che con il passare dei giorni il nostro essere esteriore declina e invecchia e che il nostro essere interiore può dare ancora molti frutti:
Fa’ che abbiamo sentimenti di compassione per tutti gli esseri viventi e che sentiamo il limite e la dignità della nostra condizione, nell’attesa e nella speranza della tua venuta. Tu che vivi e regni ora e nei secoli dei secoli. Amen.

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