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Un milione di alberi per il Kenya. È questa l’iniziativa lanciata dall’arcidiocesi di Nairobi, per impulso del cardinale John Njue e del vescovo ausiliare monsignor David Kamau Ng’ang’a, in risposta all’appello per la difesa e la cura del creato formulato da Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’.

Seguendo l’invito del Pontefice, il vescovo ausiliare di Nairobi, partecipando a un incontro con le studentesse del Loreto Girls High School di Limuru, ha richiamato la responsabilità dei cristiani a essere amministratori saggi del creato, secondo la volontà di Dio. Un compito quanto mai urgente, considerate le gravi conseguenze dei cambiamenti ambientali che il Kenya sta vivendo in questo periodo, soprattutto a causa delle forti piogge che hanno causato morte e distruzione.

Da marzo scorso, infatti, il Kenya è flagellato da piogge torrenziali. Le inondazioni hanno provocato la morte di settantaduemila persone e lo sfollamento di oltre cinquecentomila. Diverse diocesi hanno lanciato una raccolta di aiuti per le vittime. «Molte popolazioni in varie regioni del mondo — ha ricordato il presule — stanno vivendo conseguenze devastanti provocate dai repentini cambiamenti ambientali che comprendono: cattive condizioni climatiche, epidemie, riscaldamento globale, carenza di acqua e di cibo. Tutto questo è la conseguenza della nostra negligenza nel prenderci cura dell’ambiente».

Questa iniziativa dell’arcidiocesi di Nairobi, ha proseguito monsignor Kamau, vuol essere un segnale di cambiamento per rendere «ancora una volta il nostro ambiente pulito e verde per le generazioni future».

Sotto la guida di monsignor Kamau e attraverso l’arcidiocesi di Nairobi, il segretariato dell’istruzione, diretto da padre Francis Kiarie, con il sostegno della Conferenza episcopale del Kenya ha piantato nei giorni scorsi oltre cinquemila alberi autoctoni nei giardini di varie scuole cattoliche e istituti religiosi nella contea di Kiambu. I promotori dell’iniziativa hanno ricordato che una pianta adulta riesce ad assorbire fino a settecento chilogrammi di anidride carbonica. Riuscire a mantenere bassi i livelli di questa sostanza nell’aria è una priorità e questa iniziativa, secondo la Chiesa in Kenya, potrà fare da volano ad altre iniziative volte a tutelare l’ambiente.

L’inizio della piantumazione degli alberi promossa dall’arcidiocesi di Nairobi è avvenuta in coincidenza con la giornata nazionale della piantagione di alberi, nel corso della quale il presidente keniano, Uhuru Kenyatta, ha lanciato la campagna da 1,8 miliardi di dollari per la riforestazione e la tutela ambientale. «L’ambiente — ha ricordato il capo dello stato kenyano — è il fondamento dello sviluppo e non può più continuare a essere dato per scontato. Sfido tutti noi a intensificare e a garantire che entro il 2022 la nostra nazione raggiunga e addirittura superi il 10 per cento di copertura forestale».

L’Osservatore Romano, 22-23 maggio 2018