“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Una parola, un granello di sale al giorno per dare sapore alla tua giornata.

6. Il cuore di Maria, saldo e uguale in ogni tempo
Questo, dunque, significa magnificare solo Dio, stimare lui solo grande e non avere alcuna pretesa per noi. Risulta, così, chiaro a quale grande pericolo di caduta e di peccato essa abbia resistito, poiché costituisce un non piccolo miracolo il non essersi lasciata prendere dall’orgoglio e dalla presunzione nel ricevere questi beni. Non pensi che abbia un cuore meraviglioso? Come madre di Dio è elevata sopra tutti gli uomini, ciò nonostante, rimane così semplice e modesta da non avere sotto di sé nemmeno la più piccola ancella.
E noi, poveri noi uomini – che quando abbiamo qualche bene, potere o onore o se soltanto siamo un po’ più belli degli altri, le nostre pretese divengono smisurate e non possiamo stare a fianco di uno più piccolo di noi – che cosa faremmo mai se ricevessimo dei beni tanto grandi e sublimi? Perciò Dio ci lascia poveri e infelici, perché noi contaminiamo i suoi beni delicati, non sappiamo mantenere di noi l’opinione che avevamo prima, ma lasciamo che la nostra baldanza cresca o diminuisca a seconda dei beni ricevuti o perduti. Ma questo cuore di Maria rimane saldo e uguale in ogni tempo, lascia che Dio operi in lei secondo la sua volontà, dalla sua azione non prende che una buona consolazione, gioia e fiducia in Dio. Così dovremmo fare anche noi; sarebbe il canto di un vero Magnificat.
dal Commento al Magnificat di Martin Luther, in italiano Martin Lutero (1483 1546), teologo tedesco e iniziatore della riforma protestante. Il suo Commento al Magnificat, scritto nel 1520, è particolarmente noto ed ha subito delle riletture dopo il Concilio Vaticano II. Oltre il suo interesse mariologico, l’opera testimonia l’intensa spiritualità di Lutero e il suo modo radicalmente nuovo di fare teologia.