“Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri” (Marco 9,50)
Un granello di sale quotidiano per dare sapore alla tua giornata.


Siamo come piloti di una nave immersa nella nebbia


Per mantenerci spiritualmente vivi dobbiamo di continuo rinnovare la nostra fede. Siamo come piloti di una nave immersa nella nebbia, che scrutano la foschia, tendono l’orecchio ai segnali delle altre navi, e soltanto se stiamo bene all’erta potremo raggiungere il nostro porto. La vita spirituale è quindi anzitutto questione di vigilanza. Non dobbiamo perdere la percezione delle ispirazioni: dobbiamo essere sempre in grado di rispondere al minimo avvertimento che ci parla, come per un istinto segreto, nelle profondità dell’anima che è spiritualmente viva.
La meditazione è uno dei mezzi mediante i quali chi fa vita spirituale si mantiene all’erta. E non è affatto un paradosso che proprio nella meditazione la maggior parte degli aspiranti alla perfezione religiosa diventano insensibili e si addormentano. La preghiera meditativa è una severa disciplina e non la si impara se non facendosi forza. Richiede un infinito coraggio e una instancabile perseveranza, e chi non se la sente di lavorarvi con pazienza, finirà in un compromesso. Ma qui, come in ogni altro campo, il compromesso è soltanto una maniera diversa di indicare un fallimento.
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Thomas Merton

da “Pensieri nella solitudine” di Thomas Merton (1915-1968),
trappista americano, maestro spirituale molto stimato,
ritenuto tra i più grandi scrittori spirituali del XX secolo.